Viviani, lampi giallorossi

Viviani, lampi giallorossi

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CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Finalmente Viviani. Avevamo cominciato a preoccuparci. Al di là dei preventivati problemi di inserimento in una squadra nuova e in un campionato difficile come quello di serie B, ci sembrava quasi impossibile che il ragazzo arrivato dalla Roma in prestito con la benedizione di Zeman, non avesse ancora timbrato il cartellino del gol con uno dei suoi destri.Ha recuperato subito Federico, firmando in solitario vittoria e tre punti di Padova-Empoli con una secca doppietta frutto di due gol capolavoro: il primo, specialità della casa, una punizione a giro sotto l’incrocio dei pali. Il secondo con un fendente dai venti metri, forte e angolato. All’Euganeo si sono stropiccaiati gli occhi, qualcuno ha scomodato perfino il ricordo di Demetrio Albertini e in effetti Viviani in qualcosa lo ricorda: soprattutto nella gran legnata di destro, forte e precisa anche quando eseguita “a giro”, e, per sottolineare un piccolo difetto, anche nel leggero andamento lento della corsa che andrebbe assolutamente eliminato. Ma a vent’anni non si può essere perfetti.

SULLE TRACCE DI FLORENZI – Un anno dopo, la Roma, in accordo con Federico, ha pensato di ripercorrere con Viviani, il percorso già compiuto con successo da Florenzi. Spedito a Crotone per fare esperienza, Florenzi si è imposto come uno dei migliori giovani della cadetteria ed è tornato a Roma pronto per fare il titolare.  «Credo sia stata la scelta giusta – ha detto Federico – ho bisogno di giocare e un anno in B non può che farmi bene. No, non mi sento assolutamente declassato, le poche apparizioni in serie A della stagione scora mi sono state utilissime e per questo non finirò mai di ringraziare Luis Enrique per la fiducia. Ma per migliorare sotto ogni profilo era giusto uscire un anno dall’ambiente Roma. Naturalmente con lo scopo di tornarci quanto prima. Magari più forte e più pronto di prima».

SMS DA DE ROSSI «Mi ha fatto molto piacere ricevere un sms da Alberto De Rossi, spero di riceverne altri…» – L’altra sera Pea ha ridisegnato il suo Padova schierandolo con un 3-4-3 che ha sicuramente favorito Viviani, abituato a giocare centralmente (lo ha fatto in coppia con Ze Eduardo) e a far girare palla e squadra intorno ai suoi tocchi preziosi, alternati a lanci millimetrici. (…)

ROMA NEL CUORE «Roma mi manca, ma mi manca il giusto. Tornare ad indossare quella maglia resta il mio sogno, ma se dovrò tornare, sarà meglio farlo essendo in grado di giocare, di dare un contributo importante. In questo senso Padova può aiutarmi molto. Questi due gol servono anche a ringraziare i tifosi veneti che mi hanno accolto con curiosità ed affetto. E naturalmente sono anche un segnale per Trigoria e dintorni» . (…)

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