Zeman ora è in bilico, la Roma riflette

Zeman ora è in bilico, la Roma riflette

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CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Zeman ha resistito anche ai dolorosissimi colpi del derby, rivendicando la validità del suo lavoro. Eppure la Roma ha ricominciato a metterlo in discussione. Forse è esagerato sentenziare che si giochi tutto nella prossima partita contro il Torino, lunedì prossimo. Ma si è messa male.[…]

LA SITUAZIONE – Per il momento la società fa quadrato: a Trigoria sanno bene che i risultati non sono una responsabilità esclusiva dell’allenatore. E anzi, sia Baldini che Sabatini hanno capito di aver commesso degli errori significativi. Per questo, anche domenica sera, hanno rinnovato la fiducia a Zeman, sperando di stimolare l’orgoglio della squadra. Sono stati rinviati i discorsi su un eventuale successore: smentito categoricamente Delio Rossi, sarebbero disponibili Benitez e Blanc oltre a soluzioni italiane di emergenza. Ma i dubbi si stanno facendo strada, nel breve-medio periodo. Quello che preoccupa, più della classifica, è la gestione dei giocatori.

Dal caso De Rossi all’esclusione disciplinare di Osvaldo, dalla difesa esasperata di Tachtsidis (ieri per la prima volta convocato dalla nazionale greca) al siluramento di Burdisso (prima) e Castan (poi). Per finire naturalmente alla vicenda Pjanic, che tutti giudicano un professionista irreprensibile. Secondo i dirigenti una risorsa come Pjanic dev’essere valorizzata, non soffocata. A meno che i sostituti non garantiscano un rendimento tale da giustificare la ricerca di equilibrio a cui si appella Zeman. Non solo: se un giocatore come Pjanic esplode in maniera così plateale (tralasciamo la goffa smentita che gli è stata “consigliata” negli spogliatoi) significa che il malessere all’interno del gruppo è molto diffuso. Tra quelli che non giocano come Destro, ed è normale, ma pure tra quelli che giocano.
PERPLESSI – Alcuni calciatori, a cominciare da De Rossi, sono scoraggiati dal sistema di gioco, che comporta un alto dispendio di energie e sottopone la difesa a sbilanciamenti insopportabili. E poi non capiscono le scelte di formazione e le sostituzioni. Quando Zeman domenica ha annunciato l’ingresso di Tachtsidis al posto di Lamela, che veniva da una serie di 7 gol in 5 partite e mezza, in tanti sono rimasti sorpresi. Il malcontento sta contagiando anche gli insospettabili, nonostante gli sforzi di Totti che ha invitato pubblicamente la squadra a sostenere l’allenatore.
IL VIAGGIO – Zeman, da parte sua, è sicuro di aver fatto il massimo per trasferire la sua mentalità ai calciatori. Si sente ancora in grado di riattivare la squadra restituendole una buona posizione di classifica. Non ha intenzione di mollare, anche perché ha accettato per spirito aziendalistico molte soluzioni di compromesso. Un esempio: gli viene addebitato l’innamoramento per Tachtsidis. Ma la sua prima segnalazione per il ruolo di regista era stata Verratti. Ora rischia di pagare per primo le delusioni della Roma americana. […]

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