Zeman su tutti «Moratti mi contattò ma qui ora c’è il top»

Zeman su tutti «Moratti mi contattò ma qui ora c’è il top»

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GAZZETTA DELLO SPORT – M. CECCHINI – Da Boston urge spedire un sentito ringraziamento a Zdenek Zeman. A tirar fuori James Pallotta dalle malinconie della sua prima settimana da presidente — cominciata con la scoperta del dimezzamento della copertura tv in Usa del nostro campionato causa il passaggio da Fox alla neonata BeIn Sport e continuata con le critiche per la cessione di Bojan al Milan — ci ha pensato l’allenatore boemo in una veste che negli anni Settanta si sarebbe definita «di lotta e di governo». Ovvero, al solito graffiante verso gli arbitri («non sono partiti bene») e perfetto aziendalista nel giudicare il mercato della Roma («è la squadra che si è rafforzata di più e ha fatto il miglior colpo: Destro»). Insomma, quanto basta per scaldare la sfida all’Inter in quella che per Zeman è anche un testacoda sentimentale, tra anagrafe (il tecnico più anziano della A contro il più giovane) e ricordi (la sua prima partita nel massimo campionato fu contro i nerazzurri, l’1 settembre 1991: Inter-Foggia 1-1).

ESPERIENZA STRAMA  «I ragazzi mi hanno parlato bene di Stramaccioni — spiega —, l’Inter è una squadra che gioca e lui riesce a dare qualcosa al gruppo. Certo, secondo me un allenatore deve fare delle tappe nella carriera per non avere delle difficoltà. Lui queste esperienze non le ha, ma è così anche per altri colleghi. I miei rapporti con l’Inter? Sono cose antiche. Forse qualche possibilità di guidarla c’è stata, ma io in quel momento ero impegnato moralmente con un’altra squadra». Il presente, però, è quello che chiede spazio. «L’Inter ha cambiato. Dopo tanti anni di successi non ci sono più giocatori che hanno fatto la storia, è arrivata gente nuova, bisogna vedere le motivazioni».

PROTAGONISTI In attacco, possibile l’esordio di tris d’attaccanti di peso. «Se sia funzionale bisogna vederlo sul campo. Sono tutti e tre giocatori che hanno dimestichezza con la porta avversaria e quindi possono servire, anche se poi magari in certe partite è difficile utilizzarli tutti e tre. Ma dobbiamo provare a mettere in difficoltà l’Inter, non aspettare di vedere quello che fanno loro». Insomma, Zeman trasuda fiducia nel suo gruppo, tant’è che quando gli si chiede un giudizio complessivo sul mercato replica così: «Si è rinforzata di più la Roma e il miglior colpo penso sia Destro». E poi aggiunge: «Ho a disposizione una rosa di giocatori importanti, a me piace. Magari non sono i più bravi, ma spero di formare la squadra più brava. Non manca niente. Scudetto? Non possiamo partecipare tanto per farlo, dobbiamo avere la voglia di dimostrare che possiamo competere e dobbiamo farlo sul campo. Io da allenatore reputo questa squadra in grado di lottare con tutti».

CASO BOJAN  Allineato con la società anche sull’addio di Bojan. «Mi aspettavo le polemiche perché conosco Roma. Quando si adotta un giocatore lo si considera un figlio. Poi con quella faccia da bambino piace a tutte le mamme, ma come società dobbiamo difendere il progetto. Bojan è bravo, il problema è che già prima del ritiro il suo entourage ha chiesto tanto minutaggio, cosa che non potevo garantire. Si vede che non ha avuto pazienza». La stessa che manca a lui quando parla di arbitri. «Per la mia esperienza non sono partiti bene. Anche in altre gare ci sono stati errori, ma il calcio senza errori non esiste. Certo, con il 5° uomo hanno assegnato un gol che non sarebbe non sarebbe stato dato». Quello di Pirlo contro il Parma. Ovviamente che il fatto riguardi la Juve è puramente casuale. O no?

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