Corsi e ricorsi storici: Fiorentina-Roma 4-1, quando Fioranelli fece saltare la Champions

Corsi e ricorsi storici: Fiorentina-Roma 4-1, quando Fioranelli fece saltare la Champions

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Non è la prima volta in cui la Roma va a Firenze con nuovi scenari, soprattutto societari, all’orizzonte. Già nel 2009 sembrava vicina una svolta societaria per una squadra in crisi, ma (e lo diciamo col senno di poi), per fortuna non se ne fece più nulla. Il risultato fu una delle maggiori disfatte della Roma di Luciano Spalletti e si spera davvero che questa volta tutto, dal risultato in campo al cambio dei vertici societari, possa andare per il meglio.

LA SITUAZIONE SOCIETARIA: IERI E OGGI – Il 25 aprile 2009, giorno di Fiorentina-Roma, era chiaro a tutti che l’era Sensi fosse ormai destinata al capolinea. Le voci sui possibili acquirenti si susseguivano da anni, tra offerte rifiutate, smentite, fughe dall’Italia una volta scandagliata la situazione fiscale e quella economica del club. Vinicio Fioranelli, agente FIFA, sembrava però davvero fare sul serio con la cordata di imprenditori da lui presieduta. A Roma si sognava ancora una volta un futuro roseo, e ancora una volta la storia dimostrò che fosse tutto una grande illusione. È infatti notizia recente l’iscrizione nel registro degli indagati di Fioranelli, con l’accusa di aggiotaggio durante il tentativo di scalata alla società giallorossa. Fioranelli è attualmente detenuto in Austria, mentre l’imprenditore Volker Flick, numero due della cordata, si è costituito in Svizzera dopo essere stato indagato con la stessa ipotesi di reato dell’agente FIFA.
Il 20 marzo 2011, alle ore 12.30, la Roma scenderà in campo a Firenze e dovrà assolutamente vincere, senza pensare all’imminente passaggio di proprietà. Questa dovrebbe proprio essere la volta buona: non ci sono resistenze da parte dell’attuale proprietario della Roma, ovvero Unicredit, che rappresenta anche un intermediario serio e ha tutto l’interesse di vendere la società. La garanzia rappresentata da Unicredit è proprio l’autorevolezza che l’istituto di credito possiede, che non può e non deve permettersi di cedere la Roma a chi non è in grado garantire un futuro sereno, ne andrebbe della stessa reputazione della banca.

LA ROMA IN CAMPO: IERI E OGGI – Nella batosta rifilata dalla Fiorentina alla Roma nel 2009, non fu solo il declino dell’era Sensi a palesarsi agli occhi di tutti, ma anche quello, ormai imminente, del ciclo di Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa. Dopo tre stagioni ad alti livelli, la Roma di Spalletti aveva disputato una stagione anomala, mediocre, piena di (pochi) alti e (tantissimi) bassi, ma poteva ancora sperare nel quarto posto. C’era però da battere la concorrenza del Genoa e proprio della Fiorentina, che con una grande prestazione annichilì una Roma inesistente e s’impose per 4-1 (gol di Vargas, doppietta di Gilardino e Gobbi prima del gol della bandiera di Baptista). Con quella sconfitta la Roma di fatto abbandonò ogni speranza di qualificarsi in Champions League a vantaggio proprio dei viola.
Oggi la situazione è diversa: la Roma lotta sì per la Champions, ma la Fiorentina è più dietro, per via della partenza disastrosa degli uomini di Mihajlovic. Guai a sottovalutare i viola, però: sono una buona squadra in netta ripresa, che migliora partita dopo partita. A Firenze, poi, non è mai facile. Sulla panchina giallorossa c’è Vincenzo Montella, che da Spalletti ha “ereditato” il modulo e alcuni schemi di gioco. C’è però una differenza sostanziale: nel 2009 la squadra non seguiva più Spalletti, Montella è stimato e seguito dai suoi ex compagni. Quanto accaduto nel 2009 non deve assolutamente ripetersi, servono i tre punti come l’anno scorso.

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