L’analisi tattica: in campo col 4-4-2, Lamela trequartista, ma letale sull’esterno

L’analisi tattica: in campo col 4-4-2, Lamela trequartista, ma letale sull’esterno

SHARE

Una partita difficile. Tre punti conquistati con il minimo scarto, ma comunque fondamentali. Rombo a centrocampo, Lamela trequartista ma letale partendo dall’esterno e gli schemi su calcio d’angolo da rivedere. Roma-Palermo, dal punto di vista tattico, ha dato moltissime indicazioni: scopriamo quali.

Il modulo: il 4-3-3 di Luis Enrique mai come questa volta è camuffato, dimostrandosi più simile ad un 4-4-2 dotato di una mediana disposta a rombo. De Rossi è il vertice basso, mentre Lamela quello alto, con Pizarro e Gago. Questo in fase difensiva. In fase di uscita palla, De Rossi si abbassa con i due esterni di difesa e di attacco pronti ad allargarsi per ampliare la porzione di campo da coprire. Superata la metà campo Borriello e Osvaldo si stringono mentre Lamela scala posizione per ricevere palla, creare superiorità a centrocampo e lanciare negli spazi le due punte.

 

Palla inattiva: mentre su calcio di punizione non è stato provato nessuno schema, per la prima volta in stagione si è vista qualche idea sui tiri dalla bandierina. Tutti i saltatori stringono sul primo palo, con il vero stoccatore pronto a colpire sul secondo. L’assenza di Pjanic e Totti, i due che solitamente in allenamento provano i calci d’angolo, ha impedito il concretizzarsi del tutto. Come ai tempi di Spalletti gli “ultimi” a marcare le due punte avversarie sono Cassetti e Jose Angel.

 

Il gol: come dichiarato anche al momento del suo arrivo i giallorosso, Erik Manuel Lamela per rendere al meglio, preferisce giocare sull’esterno e non è un caso che il gol arrivi proprio da una sua incursione dalla destra. Con il giovane calciatore argentino largo è David Pizarro a fungere da trequartista e ad imbeccarlo con un tocco millimetrico. Il gol è, comunque, un’invenzione straordinaria dell’ex River Plate.

 

Le sostituzioni: poco da segnalare sul cambio “ruolo per ruolo” di Heinze per Juan e Bojan per Lamela. Qualche indicazione in più invece l’ha dato quello tra Borriello e Perrotta: con l’ingresso del centrocampista calabrese, è Pizarro a staccarsi dalla linea mediana per disporsi dietro le due punte Lamela e Osvaldo. Il messaggio è chiaro: si soffre la pressione degli avversari e la loro voglia di pareggiare, ma non si muta di un millimetro la propria disposizione in campo.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.