Alberto De Rossi: “Modello spagnolo per la Primavera? Lo farei subito”

Alberto De Rossi: “Modello spagnolo per la Primavera? Lo farei subito”

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Alberto De Rossi, l’allenatore della Roma Primavera, è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà, parlando della vittoria dello scudetto dei suoi ragazzi contro in Varese e della gestione futura del settore giovanile che la nuova proprietà avrebbe intenzione di adottare. Queste le sue parole: “Lo scudetto? Un risultato importante, quasi inaspettato. Questa è una squadra che viene da lontano. Dietro c’è il lavoro di tante persone. Va dato il merito a chi ha scovato questi ragazzi nei campi di periferia. E poi, una menzione particolare a tutti gli altri colleghi. Un altro segreto del nostro successo? La professionalità e l’attaccamento a questa società. Il senso di appartenenza è forte, tutti romani e romanisti. Tengo a sottolineare anche un altro aspetto, i miei sono stati giocatori leali, che non si sono mai lasciati andare a gesti isterici. Le critiche? Negli ultimi due anni a Trigoria si sono verificate situazioni al di fuori dal concetto di settore giovanile. All’inizio siamo andati incontro a delle sconfitte, ma eravamo consapevoli che potessero esserci delle difficoltà, anche perché tra gli Allievi e la Primavera la differenza è sostanziale. Ma, nonostante questo, sono arrivati attacchi durissimi”. Poi il mister parla della gestione del settore giovanile che la nuova proprietà della Roma vorrebbe adottare: “Ho molta curiosità di parlare con il nuovo staff di prima squadra. Il Barcellona sta facendo un lavoro enorme sul settore giovanile, otto giocatori nella lista della finale di Champions League, venuti direttamente dal vivaio, sono un grande risultato. Se verranno apportate novità al nostro metodo di lavoro, ben vengano. Noi siamo pronti. Se fosse per me, adotterei il modello spagnolo con le squadre giovanili nelle serie inferiori. Abbasserei prima l’età della Primavera e poi introdurrei questa nuova formula. Sacchi sta facendo di tutto per migliorare il movimento (l’ex allenatore del Milan è coordinatore tecnico delle nazionali giovanili, ndr). Sta dimostrando grande dinamicità per apportare novità al settore. Su tutte, ha proposto di ristrutturare il campionato allievi, sul modello del campionato primavera: al momento, c’è un dislivello enorme tra le squadre semi-pro e professionistiche. E queste differenze non fanno bene ai ragazzi. La prima intenzione di Sacchi è quella di abbassare l’età delle squadre e poi, in una seconda fase, adottare il modello spagnolo. Negli altri stati si fa, non vedo perché non si debba fare da noi. In un contesto del genere le partite sarebbero vere, i calciatori sarebbero stimolati nel modo giusto a conseguire risultati contro avversari professionisti. Il loro processo di crescita potrebbe accelerarsi”.

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