L’eliminazione è da mettere subito alle spalle. Questo il messaggio di Alberto De Rossi alla squadra dopo l’uscita agli ottavi di finale. I rigori sono stati fatali, l’errore di Mladen (il primo dei romanisti a calciare) ha tagliato le gambe alla Roma Primavera. E l’ultima esecuzione doriana, con la mezza parata di Pigliacelli il palo e il gol, ha fatto capire che probabilmente è mancata anche un po’ di fortuna. Non è mancato, invece, il vento a San Giuliano Terme. E Mladen, nell’errore dal dischetto, è stato condizionato dalla fretta nel calciare per anticipare la folata. «Il vento c’era per noi e per loro – spiega De Rossi -questo bisogna dirlo onestamente. Poi dobbiamo anche ragionare sul fatto che noi abbiamo questo modo di giocare palla a terra che non ci aiuta in certe situazioni. Ma altrettanto onestamente bisogna pensare che forse una partita con tanto vento in campionato non si sarebbe giocata. Però questo è piangersi addosso e a me non piace. Diciamo così: la Samp non ha rubato nulla e in noi c’è il rammarico per essere usciti anche se a testa alta. E pensare che l’andatura della nostra partita è stata questa: malino i primi venti minuti, poi bene e tutto sommato paradossalmente bene anche nella ripresa, quando eravamo controvento. Però quest’anno potevamo fare di più».
AVANTI – De Rossi è dispiaciuto, si sente dal tono.«Sì, perché c’era davvero la possibilità di far bene. Venivamo da un gran momento, abbiamo eliminato l’Inter dalla Coppa Italia e parliamo di una corazzata, in campionato la squadra va bene, c’è questa doppia finale da andare a giocare con la Fiorentina. Insomma, si sarebbe potuto coronare il momento». Ecco, all’orizzonte c’è la finale di Coppa Italia, l’altro grande obiettivo di questa stagione.«Assolutamente sì. I ragazzi ci sono rimasti male, molto, per questa eliminazione. Ma ne abbiamo parlato, la stiamo metabolizzando. E non c’è tempo da perdere. Siamo tornati a Roma, la squadra riposerà domani (oggi, n.d.i.)ma venerdì e sabato ci alleneremo, domenica riposeremo ancora e da lunedì comincerà la nostra settimana tipo verso Ascoli, trasferta delicata. Abbiamo bisogno di rituffarci subito in impegni importanti».Niente drammi, questo il senso delle parole dell’allenatore della Roma Primavera:«No, perché come detto la squadra si sta rendendo protagonista di una stagione importante».Il 16 marzo a Firenze andrà in scena il primo atto della finale di Coppa Italia, a Firenze; il 30 il ritorno a Roma. La squadra giallorossa perderà Citro e Scardina, che erano stati aggregati al Viareggio ma in prestito dalle rispettive esperienze a Cava dei Tirreni e a Como, dove torneranno.