Papà Alberto cerca la finale del Viareggio

Papà Alberto cerca la finale del Viareggio

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Si riparte dalla strana coppia, Barba-Piscitella. Un difensore e un attaccante, autori delle reti che hanno permesso alla Primavera della Roma di superare per 2-0 la Rappresentativa della Serie D nei quarti di finale del Torneo di Viareggio. Oggi, per una semifinale (diretta tv ore 17,15 Raisport 2) che mancava dalle parti di Trigoria da 5 anni (Roma-Piacenza 2-1, ndc) i due saranno raggiunti anche da Viviani, liberato da Luis Enrique nelle ultime ore. All’appello, mancherà invece Ciciretti, espulso nell’ultima gara. Avversario di turno la Fiorentina (che nei quarti ha eliminato la Lazio dopo i tempi supplementari), che negli ultimi tempi ha giocato più di un brutto scherzo ai ragazzi di Alberto De Rossi. Il tecnico, però, come al solito non perde il suo proverbiale ottimismo: «I viola la nostra bestia nera? Bisogna vedere come uno la intende… Secondo me è il contrario. Dal punto di vista del gioco siamo stati sempre superiori, poi il risultato finale spesso non ci ha premiato. Ma noi abbiamo fatto scelte diverse e siamo contenti così». Non per questo De Rossi senior è il tipo che cova rancore, anzi: «Non abbiamo nessun tipo di rivalsa, né io, tantomeno i ragazzi. Siamo consapevoli che sarà una partita molto difficile. La Fiorentina è una squadra molto fisica, che gioca chiusa dietro e che cercherà in tutti i modi di non farci fraseggiare per poi ripartire in contropiede. Hanno un ragazzo molto forte davanti, Zohore, capace di proteggere il pallone e far salire la squadra al momento giusto, senza dimenticare il brasiliano Campanharo». Già, Kenneth Zohore, il cuginetto di secondo grado di Drogba preso per la prima squadra e ancora in attesa di un debutto ufficiale con Delio Rossi: al Copenhagen giocava nella massima serie, lo farà anche a Firenze, dopo la parentesi al torneo di Viareggio. Una corazzata, quella viola che De Rossi rispetta ma non teme: «Se hanno un punto debole? Chiaro – sorride – e quello dobbiamo essere noi».

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