A cena con delitto, morta la Roma

A cena con delitto, morta la Roma

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rassegnastampaLEGGO – F. MACCHERONI – Invito a cena con delitto. Anzi, dopo il delitto. Il cadavere aspetta fuori. Non c’è posto a tavola per la Roma. Forse non c’è mai stato. A capotavola c’è Berlusconi che decide di parlare con i suoi dipendenti, Galliani e Allegri, per decidere che cosa fare del Milan, mica della Roma. E il cadavere? È la Roma, naturalmente, un corpo sul quale hanno infierito campionato, Lazio e Allegri. Forse anche molti altri.

Del resto in questo calcio, se non sei robusto, finisci così. E il club giallorosso, quello di Topolino e della Nike fra un anno, dello stadio al più presto e del nuovo allenatore prima della finale di coppa Italia, questo club secondo quanto riferisce l’ufficio stampa, per la panchina ha altri nomi. Come sempre. E, che con questi dirigenti sia sempre finita male, è un particolare che ricordano soltanto i «nemici». La conclusione porta sempre alla solita considerazione. Un pacchetto dirigenziale inadeguato che Jim Pallotta continua a difendere dimostrando di essere a sua volta inadeguato. L’impressione è che a questo ponto debbano salvare la faccia portando un grande nome in panca. Il problema è che resteranno loro.

 

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