ABRAHAM: “La Roma ha un progetto ambizioso, non l’ho scelta solo per...

ABRAHAM: “La Roma ha un progetto ambizioso, non l’ho scelta solo per Mou. Tifosi fantastici con me, lascerò il sangue per terra per questa maglia” (VIDEO)

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Serie A 2021/2022

CONFERENZA STAMPA – Giornata di presentazione per Tammy Abraham, che ha parlato in sala stampa

TIAGO PINTO“Abraham è stato la prima scelta che volevamo portare a Roma. E’ un calciatore che conoscete bene, ma voglio sottolineare la sua grande voglia di venire a Roma. Sono stati 8 giorni di trattative difficile, ma lui aveva una motivazione fortissima a venire qui, ha lasciato la sua comfort zone e sono molto felice che sia qui con noi”

Adesso le domande ad Abraham:

Sulla tua decisione di venire a Roma? Quanto è stato importante Mourinho per la tua scelta? Qual è la tua ambizione qui, potrete vincere un trofeo?
“Bella domanda. Ho parlato con Mourinho e con Tiago prima di venire qui, mi hanno spiegato l’ambizione e il progetto del club. Sono un ambizioso che quando la vede ci crede e darà tutto se stesso. Sono qui per segnare, aiutare la squadra, vincere dei trofei, speriamo di farlo già da quest’anno. La Conference è un torneo complicato, procediamo di partita in partita”

A te piace giocare come punta centrale o potresti giocare anche con Shomurodov in coppia?
“Sono nato ala destra, poi mi sono spostato al centro, sono abituato a ricoprire diversi ruoli, a giocare con diversi attaccanti, non conta il modulo. E’ il mister che deciderà, a me sta dare sempre il meglio di me stesso sui gol, gli assist e l’aiuto alla squadra”

Come consideri il campionato italiano? Che cosa pensano gli inglesi sulla nostra Serie A?
“Guardando giocare le squadre italiane, soprattutto in campionato, ti rendi conto di come sia un calcio tattico, si difende bene collettivamente, è difficile trovare spazi per segnare. Le grande squadre inglesi dominano le piccole, in Italia c’è più equilibrio, ho già imparato questo: qui tutte le squadre sono preparate e questa è la maggior differenza con l’Inghilterra”

E’ difficile che un giovane inglese lasci la Premier per l’Italia. Come ti ha convinto Mourinho? Cosa rappresenta per te il mister?
Non sono qui soltanto per Josè, la sua presenza è stata importante per la mia scelta, ma conosco la Roma da sempre, l’ho sempre seguita in tv, poi al Chelsea ho parlato con Rudiger ed Emerson, Tony in particolare mi ha sempre parlato benissimo del club giallorosso. Il mister è una persona ambiziosa, è un vincente, ha una visione, tutte caratteristiche nelle quali mi ritrovo ed è un piacere esser allenato da un tecnico di questo livello”

Che effetto ti ha fatto essere inserito nel giro di attaccanti internazionali? Hai avuto già un impatto forte sulla squadra?
“Mi sono sempre concentrato sul calcio, quando è arrivata la Roma e ha mostrato interesse per me, ho spostato il mio focus e ho pensato di dare qui il mio contributo. Indosserò la 9 che era di Dzeko, un giocatore che ho sempre ammirato, tanto di cappello per ciò che ha fatto qui, adesso toccherà a me colmare questo vuoto ma ho sempre creduto in me stesso. Lukaku è tornato al Chelsea, Dzeko è straordinario, è un privilegio esser accostato a loro, ma sono giovane e ho grandi margini di miglioramento, per me è solo l’inizio. L’impatto è stato positivo, i tifosi sono stati subito straordinari con me, mi hanno fatto sentire a casa, cercherò di ricambiare il loro affetto, poi c’è stato il lockdown e ci sono state le chiusure degli stadi, ho voglia e abbiamo voglia di dare tutto per loro, amo vivere il calcio così, voglio lasciare il sangue per terra per questa maglia”

Il Chelsea ha preferito ricomprare Lukaku piuttosto che puntare su di te che sei cresciuto lì. Hai una motivazione in più da questo punto di vista? Consideri chiuso il capitolo Chelsea o ti aspetti di tornare lì un giorno?
“Non sono una persona che guarda a queste cose, ovunque mi trovi mi piace concentrarmi sul calcio e su me stesso, non voglio dimostrare niente a nessuno o magari tornare lì un giorno. Volevo lasciare l’Inghilterra, imparare nuove cose, una nuova cultura, sarebbe stato facile per me restare in Inghilterra, invece avevo voglia di spiccare il volo, amo vincere, nessuno sa cosa ci riserverà il futuro, il mio presente è la Roma”

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