Abraham ritrovato

Abraham ritrovato

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Il gol ritrovato da Tammy Abraham, i giovani in vetrina e una vittoria più utile al morale che alla classifica di Europa League: alla Roma servirà un altro successo giovedì prossimo all’Olimpico con il Ludogorets per qualificarsi ai playoff di febbraio contro una delle terze retrocesse dalla Champions. Come scrive il Tempo, gli uomini di Mourinho scendono in campo a Helsinki consapevoli del ko dei bulgari in casa con il Betis. Pareggiare o vincere ieri non avrebbe fatto alcuna differenza in chiave secondo posto, ma aver battuto l’Hjk scongiura almeno il flop totale: dovesse andare male contro il Ludogorets, i giallorossi scenderebbero in Conference League per difendere il trofeo vinto l’anno scorso.

Sul sintetico della Bolt Arena la Roma sembra paradossalmente più brillante, con il pallone che scorre più veloce. Nel complesso emerge la qualità dei giallorossi rispetti ai limiti dei modesti finlandesi, che si salvano in modo miracoloso con un doppio palo colpito da Cristante e Mancini sugli sviluppi di un corner, prendono gol ancora su angolo dallo stakanovista giallorosso col numero 4 sulla maglia, ma la rete viene annullata al Var per fuorigioco attivo di Volpato.

Poi la Roma passa grazie al colpo di testa di Abraham, servito magistralmente dall’ennesima punizione perfetta battuta da capitan Pellegrini. L’inglese si sblocca dopo un mese e mezzo (ultimo timbro a Empoli il 12 settembre) e la squadra di Mourinho merita di chiudere avanti un primo tempo dominato. Con Volpato al fianco di Pellegrini sulla trequarti e Viña preferito a Kumbulla per sostituire l’indisponibile dell’ultim’ora Ibañez nel terzetto difensivo, Mourinho sceglie comunque di confermare la retroguardia a 3 e chiede a Zalewski ed El Shaarawy di spingere sulle corsie. La ripresa, però, inizia sottotono e arriva il gol un po’ casuale di Hetemaj, che sfrutta una scivolata di Mancini, ammonito in precedenza e quindi squalificato per la gara con Ludogorets essendo diffidato. Ma la reazione della Roma è immediata e su un tiro di El Shaarawy da fuori area arriva la deviazione decisiva di Hoskonen, che nel tentativo di anticipare Abraham finisce per beffare il portiere Hazard.

La Uefa assegna il gol al Faraone che festeggia così nel migliore dei modi il suo trentesimo compleanno. Anche dopo il secondo vantaggio i giallorossi rallentano, provano a gestire e arriva il gol incredibile di Browne con un siluro da fuori area sporcato dall’onnipresente Abraham in acrobazia: ma c’era un fallo su Cristante (dito nell’occhio) segnalato dal Var e l’arbitro portoghese Tiago Martins annulla anche questo gol. Nel frattempo sono entrati anche Bove, il capitano della Primavera Faticanti e Shomurodov, poi vanno dentro anche Kumbulla e Spinazzola. La Roma tiene il vantaggio e si proietta a Verona, antipasto della sfida decisiva in Europa che bisogna vincere a tutti i costi avendo perso lo scontro diretto dell’andata.

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