Affare Milik-Dzeko. De Laurentiis frena

Affare Milik-Dzeko. De Laurentiis frena

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IL TEMPO (F. BIAFORA) – Una riunione fiume, conclusa soltanto nella tarda serata di ieri, ha sancito che Milik è molto vicino alla Roma e che non appena appena verrà formalizzato l’arrivo dell’attaccante ex Ajax ci sarà l’addio di Dzeko, pronto a cambiare aria e ad indossare la maglia della Juventus a 5 anni dal suo arrivo a Fiumicino. La giornata giallorossa è iniziata con l’arrivo alle 11.30 a Trigoria di Pantak e De Vecchi, agenti incaricati di portare a termine la trattativa per conto del polacco, che dopo le chiamate di mercoledì di Fonseca e Fienga aveva già aperto in maniera importante ad un trasferimento nella Capitale. In rappresentanza della Roma erano presenti al tavolo il Ceo e l’intermediario Giuffrida, con Ryan Friedkin impegnato in altri meeting nel centro sportivo e costantemente aggiornato su ogni passo in avanti nell’operazione: intorno alle 17.15, quasi sei ore dopo l’inizio della riunione, è arrivato l’ok finale di Milik e del suo entourage, che è riuscito a strappare un contratto quinquennale da circa 5 milioni netti a stagione più bonus. Dopo il sì del classe 1994 sono iniziate una serie di chiamate con Chiavelli e Giuntoli, uomini di De Laurentiis, per risolvere alcuni problemi di natura contrattuale con il Napoli: i partenopei dovranno rinnovare di un anno il contratto di Milik, che poi si trasferirà alla corte di Fonseca in prestito con obbligo di riscatto (3+15 milioni) e altri 10 milioni che possono entrare in futuro nelle casse dei campani. De Laurentiis ha dato il permesso a Milik a svolgere le visite mediche (saranno effettuate all’estero, ci sarà anche Pantak), ma si è impuntato in particolare sulla questione delle multe per l’ammutinamento dello scorso novembre. Gli intermediari proveranno a risolvere la questione con il Napoli in giornata. Nella stessa operazione lasciano la Roma i giovani del 2003 Modugno e Meloni, i cui agenti ieri sera hanno già firmato i contratti, da ratificare oggi con il Napoli. In uscita la Roma saluta capitan Dzeko, che ha già fatto le valigie e aspetta soltanto una comunicazione per volare a Torino e firmare con la Juventus (contratto biennale da 7,5 milioni netti, ai giallorossi circa 15 milioni), e a Cengiz Under: oggi il turco svolgerà le visite mediche a Roma e poi si accaserà al Leicester, che lo pagherà 28 milioni totali tra prestito ed obbligo di riscatto. Ufficiale l’acquisto di Kumbulla in prestito biennale con obbligo di riscatto e il passaggio al Verona di Cetin (niente diritto di riacquisto), Cancellieri e Diaby con la stessa formula. Intanto ieri si è tenuta l’assemblea degli obbligazionisti che ha approvato la rinuncia alla possibilità di rimborso immediato del bond, una condizione che era scattata con il cambio di proprietà. Oltre ad occuparsi delle questioni di mercato Ryan Friedkin, accompagnato da Marc Watts, ha accolto a Trigoria Alessandro Daffina, amministratore delegato di Rothschild: al centro del colloquio la questione dello Stadio della Roma. Già negli scorsi giorni il banchiere aveva avuto un appuntamento con Watts, Parnasi e gli emissari di Vitek.

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