Allegri o Pioli, ora si sceglie

Allegri o Pioli, ora si sceglie

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BALDINI ALLEGRICORRIERE DELLO SPORT – G. D’UBALDO – Nel giorno in cui la dirigenza giallorossa è rimasta spiazzata dalle dichiarazioni di Zdenek Zeman (che da tesserato della Roma rischia di dover rispondere di alcune frasi che potrebbero essere ritenute lesive dell’immagine di una società quotata in Borsa), proseguono le riunioni a Trigoria per riuscire a individuare l’allenatore giusto per la prossima stagione. Ormai il quadro è abbastanza delineato: si punta su un tecnico italiano, sarebbe azzardato andare a fare un’altra scommessa all’estero. Il primo nome sul quale c’è la massima condivisione da parte dei dirigenti della Roma è quello di Massimiliano Allegri, il secondo è quello di Stefano Pioli. Allegri presto conoscerà il suo futuro al Milan. E non dipenderà solo dalla posizione in classifica.

PRIMA SCELTA – Lunedì il tecnico toscano è stato criticato duramente da un socio di minoranza del Milan, nel corso dell’assemblea. Galliani lo difende, Berlusconi non è mai stato convinto di continuare con lui. In questo periodo il Cavaliere è molto preso dalla vicende politiche e non può occuparsi di calcio, ma quando lo farà si deciderà il futuro dell’allenatore. Ieri Allegri è stato in sede e ha incontrato Galliani. Lo fa spesso. Il vicepresidente è sempre dell’idea di confermarlo: non ci sono alternative valide in giro. Meglio magari aspettare il 2014, quando Prandelli si libererà dall’impegno della Nazionale. Oppure provare a convincere Spalletti, subito. Ma l’obiettivo minimo che Allegri dovrà raggiungere è il terzo posto, il Milan non può permettersi di restare fuori dalla Champions League.  (…)
LA RESISTENZA DI BOLOGNA – Stefano Pioli è l’altro candidato più accreditato, considerato che Mazzarri è molto vicino al rinnovo con il Napoli. Esprime un calcio in linea con le strategie della Roma americana. E’ molto cresciuto nelle ultime due stagioni alla guida del Bologna. Sabatini per lui stravede, lo aveva consigliato al Palermo, prima di andarsene e prima della rottura con Zamparini, quando non era ancora cominciato il campionato. Pioli ha informato Sabatini prima di firmare il prolungamento con il Bologna. Ma in quel momento la Roma non poteva impegnarsi.(…)

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