Amico Ranieri: «Penso alla Samp ma la Roma è il mio karma»

Amico Ranieri: «Penso alla Samp ma la Roma è il mio karma»

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Era il 26 maggio scorso. Impossibile dimenticare: cinquantamila cuori giallorossi ad osannarlo, e lui in panchina al passo d’addio, commosso fino alle lacrime, quando a fine primo tempo ha rivolto lo sguardo verso la curva sud, dove uno striscione tutto per lui recitava così: «Mr. Ranieri, nel momento del bisogno hai risposto presente e adesso ricevi l’applauso della tua gente». Questa è la storia di un grande amore e di un uomo che mai dimenticherà quel magico 26 maggio, amarsi e dirsi addio. Adesso sta qui, alla vigilia del debutto sulla panchina della Samp degno della trama di un film, seduto nella palazzina di Bogliasco e ammette: «Continuo ad allenare proprio per vivere emozioni come queste. La Roma è il mio karma». Nulla è per caso. C’è un senso in ogni cosa, anche in un destino che oggi lo porterà a festeggiare i suoi sessantotto anni nel giorno del suo battesimo blucerchiato, non contro un avversario qualunque, ma opposto alla sua Roma. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Ranieri infonde ottimismo, e il suo arrivo è stato una medicina. «Ora ci vuole anche quel soffio di vento positivo che faccia cambiare la situazione», osserva lui, facendo capire che ora è il momento di scacciare i cattivi pensieri. Samp padrona del suo destino, e questo è un concetto nuovo in una stagione un po’ pazza che oggi deve ripartire. «Perché ai miei ho detto che non mi interessa l’errore, tutti possiamo sbagliare, ma dopo voglio vedere la reazione».

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