Andressa da Silva: “Né uomini né donne, esiste solo una Roma”

Andressa da Silva: “Né uomini né donne, esiste solo una Roma”

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Il giorno dopo hanno festeggiato tutte insieme, a pranzo, dopo una notte di celebrazioni per quella Coppa Italia vinta ai rigori sul Milan. Per molte di loro è stato il primo titolo della carriera, non per Andressa Alves da Silva, trequartista della Roma femminile e del Brasile con un trascorso nel Barcellona. Queste le sue parole ai microfoni de la Repubblica:

Andressa, che effetto fa essere le prime a regalare un trofeo alla famiglia Friedkin?
Sono veramente felice, è bellissimo essere parte della storia di questo club, questo trofeo è storico e mi rende orgogliosa. La Coppa Italia era un trofeo che volevamo fortemente: insieme allo staff ne avevamo parlato durante l’anno, adesso ci siamo riuscite ed è bellissimo.

Sapeva che avete vinto una coppa e ai rigori in una data significativa? Il 30 maggio alla Roma ricorda la finale del 1984 col Liverpool.
So che il 30 maggio 1984 è una data triste per i tifosi romanisti, spero però che la nostra vittoria di ieri possa averlo in qualche modo reso un po’ diverso da ora in poi. Magari, pensando a questa data si penserà un po’ anche a noi.

Il prossimo obiettivo è sfidare la Juventus per il titolo?
Nella prossima stagione faremo di tutto per continuare a vincere e cercare di centrare anche la partecipazione alla Champions League, un altro grande obiettivo.

La vostra vittoria ha avuto un’eco incredibile: i successi possono aiutare a ridurre il gap di attenzione con gli uomini?
Penso di sì, che possa essere importante anche in questo senso. È stata una bella giornata, una bella partita, in un orario comodo e tanta gente ha seguito l’incontro, avvicinandosi magari per la prima volta al calcio femminile. Non c’è una Roma maschile e una Roma femminile, esiste la Roma, e i tifosi che magari prima seguivano solo il calcio maschile, ci dimostrano quotidianamente di essere con noi.

Intanto è sicuramente aumentata l’attenzione del calcio professionistico verso il movimento femminile e la Roma è stata una delle prime dopo Fiorentina e Juve a crederci e a spendere. Cosa si può fare per migliorare ancora?
Per migliorare bisogna investire di più nel femminile e permettere alle calciatrici di diventare professioniste. Solo così si potrà alzare il livello della Serie A che attirerebbe anche grandi calciatrici straniere, sponsor, e interesse.

Avete sentito Dan o Ryan Friedkin? Vi hanno fatto i complimenti?
No, ma ieri allo stadio di Reggio Emilia c’erano il general manager Tiago Pinto e il ds Morgan De Sanctis. Hanno festeggiato con noi e a fine partita ci hanno portato i complimenti della proprietà. È stato davvero bello e anche gratificante.

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