Aouar, una marcia in più. Gli altri innesti non girano

Aouar, una marcia in più. Gli altri innesti non girano

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È partito dalla panchina, ma alla fine della partita è stato decisamente tra i più positivi. Soprattutto del centrocampo. Houssem Aouar non ha sfigurato nella sfida di sabato sera contro il Verona ma, anzi, ha provato ad accendere quella scintilla ai suoi per cercare di non trovare quella che poi è stata la prima sconfitta stagionale della Roma. Non un avvio brillante per la squadra giallorossa che in queste due partite contro Salernitana ed Hellas ha collezionato solamente un punto. Due gare senza Mourinho in panchina, e anche questo ha avuto il suo peso nei risultati della squadra.

Ma anche gli errori individuali, quelli di Rui Patricio e Smalling, e la poca concretezza sotto porta, in quei ventitré tiri che hanno portato solamente a un gol. Quello di Aouar che, entrato all’intervallo al posto di uno spento Paredes, ha dato qualità e vivacità alla manovra della Roma ma anche un po’ di speranza ai tifosi di trovare il pari. Poi sfuggito per la poca precisione delle conclusioni e della manovra. Dieci minuti dopo il suo ingresso in campo il franco-algerino ha trovato il gol di testa sfruttando l’uscita a vuoto di Montipò, ben disturbato da Belotti. Dopo i novanta minuti contro la Salernitana, anche i 45 contro il Verona sono stati positivi: la sensazione è che in questo momento Mourinho ha bisogno di Aouar in campo.

Come scrive il Corriere dello Sport, una preparazione estiva svolta nel migliore dei modi, ma soprattutto senza infortuni: Houssem si è integrato subiro nel gruppo e negli schemi del tecnico e contro il Milan sara titolare e pronto a dire la sua in mezzo al campo. Sicuramente una partenza più che positiva nel suo nuovo club, a differenza degli altri arrivi estivi. Paredes quando è entrato contro la Salernitana ha avuto la bravura di battere con precisione il calcio d’angolo che ha portato al pari di Belotti, ma contro il Verona non ha fatto bene ed è stato sostituito all’intervallo. Non sufficiente sia nella manovra sia in copertura. Lo stesso si può dire di Kristensen, assente sulla fascia destra. Un solo guizzo offensivo, ma davvero poco incisivo nelle due partite giocate. Il danese si è reso più pericoloso da rimessa laterale, con lunghi palloni buttati in area, che sui cross quasi inesistenti. E a questo punto non è impensabile vedere contro il Milan uno tra Celik e Karsdorp. (…)

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