Aria pesante, ma non si cambia. Per ora.

Aria pesante, ma non si cambia. Per ora.

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zeman-pensierosoDue punti raccolti nelle ultime quattro uscite e una vittoria esterna che manca ormai da quasi due mesi (3-1 a Siena il 2 dicembre). Numeri che, specie dopo il 3-3 nel lunch match odierno del Dall’Ara, fanno scattare il campanello d’allarme. O quantomeno invitano chi di dovere a riflettere. Le polemiche degli ultimi giorni, dalle dichiarazioni al veleno di Stekelenburg alla burrascosa conferenza stampa pre-partita di Zeman, avevano già reso abbastanza incandescente l’ambiente. Ci mancava solo il pareggio con i rossoblu di Pioli, maturato nel corso di una gara che ha visto marcate responsabilità sui gol subiti da parte dell’intero reparto arretrato. In particolare di quel Goicoechea che, divenuto titolare dopo l’infortunio di Stek a Parma, non ha più lasciato la formazione titolare. A fine gara Zeman è nero come il carbone, tiratissimo: “Se temo l’esonero? Sono domande sciocche, non rispondo”, replica seccato ad un cronista in sala stampa. E non meno agitato è lo spogliatoio. Le espressioni dei calciatori prima di lasciare lo stadio sono tutte un programma e parla da sola la reazione di Balzaretti (sospetto stiramento ai flessori) nei confronti di Goico. Il portiere uruguaiano sbaglia grossolanamente un’uscita e il terzino ex Palermo inveisce duramente nei suoi confronti, a parole e mostrando il gesto delle corna. Una bella polveriera a rischio di esplodere, dunque. Per il momento tuttavia, pur tenendo saldamente monitorata la situazione, la dirigenza esclude ribaltoni. Motivo (credibile sino ad un certo punto) è che il mercato non offre alternative all’altezza. Ma non si può neanche continuare a nascondere dietro un dito e negare l’evidenza.

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