Basta moralismi su Zaniolo ‘Super Sayan’ romanista

Basta moralismi su Zaniolo ‘Super Sayan’ romanista

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Special Nordista Romanista – di Pino Vaccaro

C’è solo una cosa più fastidiosa di una sconfitta della Roma: il fiume di moralismo che sta inondano il web rispetto alle questioni extracampo che riguardano Zaniolo. C’è un mix micidiale di moralismo, invidia, rosicamento e puro masochismo. Personalmente sorrido. Sono “zaniolista” della prima ora, profondamente convinto fin dal primo giorno della bontà dell’operazione che lo portò a Trigoria. Lo dissi subito negli studi di Telelombardia e Topcalcio24 mentre tanti si strappavano le vesti per la partenza di Nainggolan. Capolavoro di Monchi, la Gioconda in mezzo a mille scarabocchi. Il tifoso della Roma deve essere il primo a proteggere e tutelare il capolavoro di Da Vinci. Ora è custodito in un angolo di una cantina, ma resta sempre il gioiello di un genio. Proteggere, proteggere e ancora proteggere. Parola d’ordine: salvaguardare quel capolavoro da collezione finito tra mille dubbi e invidie a Trigoria. Gli scarabocchi sono altri. Falchi, corvi e gufi vadano altrove a stridere, gracchiare e bubolare. Zaniolo non si tocca. C’è una premessa sbagliata secondo me: credere che un giocatore di calcio debba essere un esempio di vita. Perché mai bisogna aggrapparsi a un professionista del pallone per imparare a vivere? Ho sempre valutato un calciatore, un atleta in generale, per quello che fa su un rettangolo di gioco e mai per la sua vita personale, proprio perché parto dal presupposto che i modelli educativi stiano altrove. Il calciatore vestito da Montessori non mi affascina. L’ inondazione monsonica di moralismo spiccio che ha risucchiato Zaniolo mi ha colpito. Massacrato per le sue scelte private e per l’assidua vita sessuale, come se fosse anormale per uno che ha 21 anni, aspetto gradevole soldi e fama da vendere. Irrilevante per chi come come guarda solo il calciatore.

Maradona è stato il mio primo idolo e non era di certo uno stinco di santo: l’ho amato, ma giuro di non averlo mai imitato in nulla tra i suoi atteggiamenti controversi. Quindi Cr7 e Messi, con problemi legati al fisco, non andrebbero tifati, come Valentino Rossi, Mike Tyson. Cacciamo dalle squadre di calcio quelli che hanno picchiato le compagne, distrutto macchine in incidenti per guida in stato di ebbrezza o quelli che bestemmiano. E che ne facciamo di quelli che hanno scommesso o che hanno abbandonato le compagne, con figli, in cerca di nuove avventure sessuali e sentimentali? Cacciamoli tutti così giochiamo 5 contro 5. La questione che mi pongo è solo una: il rendimento è inficiato o penalizzato dalle questioni extracampo? Solo questo mi interessa di un professionista che indossa la mia maglia. Che venga considerato più  o meno degno di indossare la mia maglia per questioni di letto mi fa sorridere. Per il resto, come è sempre successo e come sempre accadrà all’infinito, la vita erotica di un giocatore di calcio di SerieA sarà sempre molto attiva. È fisiologico. E per me è irrilevante. Mi arrabbio da tifoso solo se le prestazioni non dovessero essere all’altezza. Mi irrita di più pensare a professionisti lautamente pagati che fanno poco per la causa.

Io aspetto lo “Zaniolone” Super Sayan come un bambino la Befana e il Natale. Chi blatera oggi lo fa per invidia. Personalmente mi dispiace di più per il rumore degli amici che non quello dei nemici: capisco perfettamente i tifosi interisti che si sono visti scippare di mano la Gioconda e confidano ora nella sua distruzione. Atteggiamento che non condivido, perché in fin dei conti lo hanno cacciato loro, ma che comprendo. Basterebbe dare un’occhiata alle solite stupide litanie per rendersi conto che la voce di disapprovazione sia soprattutto nerazzurra: si va sempre più versò il grande classico, ecco “il nuovo Balotelli”. Un’etichetta affibbiata anche a Kean che nel frattempo ha però demolito in Champions il Psg (10 gol in campionato e 3 in Champions). Etichetta che porterà bene anche allo Zaniolone. Peggio mi fa stare però il sentimento di alcuni romanisti: non fatevi fregare dalle lagne delle altrui tifoserie che invece lo Zaniolone lo vorrebbero tra le loro braccia, ma non potendo prediligono il tiro alla devastazione. A voi cosa toglie Zaniolo innamorato di mille donne? Volete partecipare al masochistico tiro al massacro? Prego c’è posto. Io non lo faccio. Il gol alla Spal è stato un gioiello unico e raro che mi ha regalato gioia come la doppietta al Porto. Che mi ha tolto saperlo nelle braccia di mille compagne? Nulla: ho continuato la mia esistenza quotidiana guardando altrove tra i miei modelli di vita. Come se gli altri facessero vita monastica e seguissero alla lettera le indicazioni evangeliche. Come se Zaniolo fosse il Demonio, insieme a pochi altri, e poi i figli di Montessori dall’altra parte. Che la sfortuna lo abbandoni e che possa tornare presto a galoppare come il cavallo più selvaggio della SerieA. Dovessero scadere le prestazioni, se collegate a una scarsa professionalità, sarei il primo a criticarlo, ma fino ad allora lo si lasci in pace. E viva lo Zaniolone.

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