Giulio Donati, esterno italiano del Bayer Leverkusen, ha rilasciato un’intervista a Repubblica parlando anche della sfida contro la Roma. Queste le sue principali dichiarazioni:
Schmidt ha la fama di essere “affamato” di calcio.
«E anche spietato, ma corretto e vero. È uno che vuole sempre attaccare, che pratica come Klopp il “gegen-pressing”, e a modo suo rincorre una forma di bellezza che paghi anche in classifica. Sul 2-0 contro la Roma abbiamo continuato ad attaccare. Può sembrare assurdo, magari, ma è così».
Cultura diffusa in Germania.
«Parte dal basso, dalle scuole calcio e quando arriva ai piani alti non è mutata di una virgola. Guardiola e Thiago sono perfetti nell’etica del calcio tedesco».
Di cos’è fatto l’enorme solco che separa calcio italiano e calcio tedesco?
«Troppe cose, anche invisibili, oppure sotto gli occhi di tutti come quest’abitudine a stazionare poco nella propria metà campo, ad accorciare per “cultura” sui terzini avversari. Oppure come l’esasperazione della tattica: da noi meno della metà di quella italiana».
dCon la Roma dopodomani?
«Possono cambiare le partite in ogni momento. Ma non possiamo snaturarci nemmeno all’Olimpico. I giochi sono aperti». (…)
