Ben Manga, ‘l’occhio d’aquila’ di Francoforte in costante movimento

Ben Manga, ‘l’occhio d’aquila’ di Francoforte in costante movimento

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FOCUS CGR – Negli ultimi giorni è stato accostato alla Roma un nome nuovo come potenziale responsabile dell’area scouting. Si tratta di Bienvenido “Ben” Manga Ubenga. Nato nel febbraio del 1974 in Guinea Equatoriale, Manga si è trasferito in Germania dove ha giocato a calcio, arrivando con la maglia del Fortuna Dusseldorf a disputare anche tre gare in Bundesliga. Esperienza calcistica non memorabile ma condizionata da tre fratture della rotula, di ruolo centrocampista, ha concluso la carriera nelle serie minori, per poi dedicarsi prima al ruolo di allenatore nelle giovanili, poi all’attività di scouting con incarichi nell’Hoffenheim, nello Stoccarda e infine, attualmente, nell’Eintracht di Francoforte dove è stato nominato Capo degli osservatori.

La nomina di responsabile dello scouting – a capo di un team di 20 osservatori – gli è stata conferita dall’attuale ds dell’Eintracht Fredi Bobic, che su Manga ha più volte dichiarato “Vede più degli altri“. Soprannominato ‘occhio d’aquila’ (con riferimento al simbolo dell’Eintracht), Manga ha portato a Francoforte nell’ultimo quadriennio, giovani talenti, scovando anche calciatori del calibro di Luka Jovic, acquistato per 6 milioni dalle riserve del Benfica e rivenduto per 65 milioni al Real Madrid. Plusvalenza e rendimento visto che, grazie anche alle reti del centravanti serbo, il club tedesco ha sfiorato la finale d’Europa League due stagioni fa vincendo anche la Coppa di Germania. I settori di riferimento di Manga sono Spagna, Portogallo e Sud America, ma non solo. Recentemente il contratto del dirigente guineano è stato esteso fino al 2023: “Viaggia talmente tanto Ben, che è difficile calendarizzare un appuntamento con lui“.

Migliaia di km l’anno alla ricerca e alla visione di nuovi potenziali calciatori, Manga coordina in prima persona l’attività di scouting. Recentemente in un’intervista ha affermato di ‘stare a casa 5-6 giorni al mese’. Jesus Vallejo o Omar Mascarell, Evan Ndicka o Almamy Toure: talenti scovati nelle serie minori, spesso ingaggiati in prestito con diritto o obbligo di riscatto, magari biennale, ma con un obiettivo chiaro, quello di dare il tempo ai giovani di adattarsi al calcio tedesco. Manga ama lavorare in autonomia nell’opera di selezione dei calciatori, ma la sua capacità – molto apprezzata all’Eintracht – è di saper lavorare con il team sportivo nel momento in cui è necessario investire, partendo da un budget certamente non straordinario. Negli ultimi anni Manga ha creato una rete molto ampia di osservatori attivi in ogni parte del mondo e capaci di inviare alla ‘casa madre’ centinaia di report settimanali. Dunque dopo Boldt e in parte Emenalo, un’altra figura straniera che in questi anni ha saputo lavorare dietro le quinte dell’area sportiva, in un settore – quello dello scouting – che i Friedkin vorrebbero attivare anche a Trigoria. 

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