Berardi freme, la Roma ci pensa

Berardi freme, la Roma ci pensa

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Corriere dello Sport (R.Maida) – Una magnifica tentazione, un dolce pensiero: Domenico Berardi. Per ora se ne parla a bassa voce a Trigoria, all’interno della compagine dirigenziale, ma anche tra Monchi e Di Francesco, che da punti di osservazione diversi stimano molto il giovane attaccante del Sassuolo. Si tratta di un languorino più che di un appetito da soddisfare. E’ un’operazione molto difficile da realizzare a gennaio, perché le risorse della Roma non sono infinite e perché Squinzi tradizionalmente non lascia partire i calciatori a metà del cammino, ma si potrebbe definire nella sostanza in inverno per poi essere conclusa a giugno.

CONTATTI – Berardi non è mai stato un reale obiettivo della Roma, semplicemente perché il Sassuolo ha sempre chiesto cifre enormi per liberarlo: in estate la valutazione era di 50 milioni, prendere o lasciare. A quel prezzo, nonostante l’apprezzamento per il talento del giocatore e le rassicurazioni dell’allenatore sulle qualità umane del ragazzo, la Roma ha ritenuto che non valesse la pena neppure intavolare la trattativa. Ma adesso, nella stagione del dopo Di Francesco, che il Sassuolo ha pagato con una partenza a handicap costata l’esonero di Bucchi, Berardi può essere agganciato a cifre più basse. Ha cominciato molto male, specialmente in fase realizzativa visto che ha segnato solo un gol su rigore, e si è inevitabilmente deprezzato. Su di lui tengono gli occhi fissi anche Napoli e Inter ma è la Roma, davanti alle certezze di Di Francesco, la società che ha più possibilità di prenderlo. «In passato era rimasto a Sassuolo per lavorare con me – diceva l’allenatore un mese fa durante la visita al nostro giornale – poi perché la società ha chiesto tanti soldi per cederlo. Per me merita un grande club e spero che ci arrivi. Io riuscivo a gestirlo, non è una testa calda e dà sempre il massimo. Lo vorrei sempre nelle mie squadre». Più chiaro di così, è impossibile.

OPPORTUNITA’ – Berardi, che ad agosto ha rinnovato con il Sassuolo fino al 2022, in questo momento è concentrato soprattutto sul recupero di una condizione atletica brillante (ha avuto diversi problemi fisici anche in questo grigio autunno) ma ha già fatto sapere, direttamente e indirettamente, di essere molto tentato dall’idea di tornare a lavorare con Di Francesco. E di questo Monchi tiene conto, dopo aver fallito l’assalto a Mahrez e dopo aver preso Schick. L’esterno destro alto che salta l’uomo con il piede sinistro, un omologo di Perotti sull’altra fascia, a Trigoria non è mai arrivato e così, se ci fossero le condizioni per accontentare l’allenatore, la Roma non si tirerebbe indietro. Berardi, che ha solo 23 anni e quindi alti margini di crescita, oggi potrebbe essere ingaggiato per 30 milioni.

ASSE – Tra Roma e Sassuolo peraltro sono tanti i canali aperti, come dimostrano i recentitrasferimenti di Pellegrini e Defrel. Il Sassuolo ha in rosa tre calciatori su cui la Roma ha tenuto il diritto di riacquisto, che possono essere utilizzati come pedina di scambio: il centrocampista Mazzitelli, già al secondo anno di Serie A, più i giovanissimi Marchizza(difensore) e Frattesi (centrocampista). Non trovano conferme invece le indiscrezioni di un possibile scambio di prestiti tra Politano, altro ex romanista, e Cengiz Ünder: il piccolo turco, pupillo di Monchi, potrebbe in effetti interessare al Sassuolo, ma solo se il direttore tecnico Angelozzi vendesse Politano. Ipotesi complicata: Politano, mancino che gioca a destra come Berardi e come Ünder, voleva già andare via in estate ma è stato trattenuto di fronte a un’offerta di 16 milioni presentata dallo Zenit di Roberto Mancini.

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