Bruno Peres lontano dal Torino

Bruno Peres lontano dal Torino

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E’ il momento di massima distanza tra Peres e il Torino. Bruno è su un’altalena apparentemente illogica, su e giù tra parole date (la promessa fatta 8 giorni fa al presidente Cairo), il dietrofront di domenica, i segnali di apertura di lunedì, il brusco stop di ieri. Si direbbe che è il bello il brutto del mercato, ma in questo momento l’ottimismo è ai minimi storici, al Toro si respira un crescente senso di preoccupazione, speranze sottilissime. Certo, chance non ancora del tutto svanite, perché il mantra del mercato è quel mai dire mai ripetutamente abusato. Ma Peres ieri è tornato a porre davanti a tutto e a tutti le ragioni di una famiglia (sotto la forte spinta della moglie) che vuole, senza mezzi termini, che lui torni a giocare in Brasile (oltre al Flamengo, si è affacciato anche il Santos). Il Toro lo ha coccolato a distanza, lo aspetterà fino al raduno del 6 luglio al Filadelfia, ma non forza la mano. I suoi passi (e gli sforzi) li ha compiuti offrendogli un contratto tra fissi e bonus quasi pari a quanto prende alla Roma (1,7 milioni) dopo aver chiuso coi giallorossi un accordo per il prestito oneroso a 1 milione con riscatto obbligatorio a 6 alla 22ª presenza. Trattativa non morta, ma di colpo divenuta una scalata da pendenze proibitive

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