Campidoglio, presentazione Roma-Chapecoense: Baldissoni: “Orgogliosi di Schick” – Raggi: “Stadio? Magari già...

Campidoglio, presentazione Roma-Chapecoense: Baldissoni: “Orgogliosi di Schick” – Raggi: “Stadio? Magari già il prossimo anno” (FOTO VIDEO)

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Si è tenuta questa mattina in Campidoglio la conferenza stampa di presentazione della gara amichevole Roma-Chapecoense, il cui incasso sarà devoluto alle famiglie colpite dalla tragedia dello schianto dell’aereo del club, avvenuta lo scorso anno. Presenti Giovanni Malagò, la Sindaca Virginia Raggi, il dg giallorosso Mauro Baldissoni,  il Monsignor Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario al Pontificio Consiglio della Cultura – Dicastero della Santa Sede, Plinio David de Nes Filho e Jakson Follmann, rispettivamente presidente e ambasciatore della Chapecoense. Presenti anche AldairPerrottaFrongia.

LA CRONACA DELL’EVENTO:

Parla Daniele Frongia, assessore allo sport.

Il valore simbolico della mezza maratona
“Ne parliamo oggi perché il grande cuore di questa città batte anche per Roma. Il percorso sarà incredibile, passeremo per tutti i punti più importanti della città. Potrà essere una corsa o, per me, anche una camminata per la pace. Todos juntos domani ma anche il 17 settembre a Roma”

11.40 – Parla il Sindaco di Chapeco, Luciano Buligon: “La città e la squadra condividono uno stesso sentimento, non è come a Roma che ci sono due squadre, a volte addirittura si confonde dove inizia la squadra e dove la città. Per noi quindi si parte dalla ricostruzione della città, questa solidarietà ha aiutato tutti, oggi siamo a Roma e per noi Roma è la capitale del mondo, perché da qui sono partiti i fondatori della nostra città. E’ un momento fondamentale per la nostra ricostruzione”

11.38 – Di nuovo la Raggi“Voglio lanciare un appello a tutti i cittadini che saranno a Roma domani: venite allo stadio, todos juntos!”.

11.37 – Interviene Malagò con tono scherzoso: “Visto che ormai lo stadio della Roma è sdoganato e sappiamo si farà, ci auguriamo che arrivi anche quello della Lazio, però lo Stadio Olimpico è a disposizione per la squadra del Vaticano. Non sappiamo chi la finanzia e chi la renderà competitiva ma siamo a disposizione…”

11.35 – Aldair, cosa significa essere ancora qui?
“E’ stato un incidente che ha sconvolto tutto il mondo, visto che ci sono stati tanti brasiliani nella Roma, venire qui e parlare col Papa è stato davvero bello. Spero che domani possano venire tante persone allo stadio, mi ha fatto piacere vedere qui Comi con cui abbiamo giocato insieme nella Roma”

11.32 – L’intervento di Artur: “Questa è stata la scelta più difficile della mia carriera perché è stata una scelta umana, col cuore. Quando sono arrivato a Chapeco dopo 10 anni d’Europa è stata la partita più difficile della mia carriera, quando sono entrato in campo tutti piangevano. A parte il senso calcistico, stare vicino a tutti i tifosi della Chapecoense è stato qualcosa di emozionante”

11.30 – Microfono per Simone Perrotta, in rappresentanza dell’AIC.

Cosa insegna un evento come questo?
“Innanzitutto volevo ringraziare il presidente che ci ha onorato di patrocinare un evento così importante. Dopo la tragedia di un anno fa ci siamo sentiti tutti un po’ tifoso e quando è successo mi è venuto in mente di dare una mano e propormi a giocare ma non ero in grado perché avevo smesso già da tanto. Secondo me l’insegnamento che dà una storia del genere è che è vero bisogna vivere con un occhio al futuro ma l’essenziale è il presente, è giusto onorare la memoria di chi è venuto a mancare ma mi auguro che le famiglie di questi ragazzi non vengano lasciate sole”

11.27 – Monsignor Melchor Sanchez de Toca: “La visita dal Papa? E’ stato un momento molto importante, l’abbraccio del Papa alla squadra e di tutta la piazza. Avremmo voluto fare una partita anche in Vaticano ma non abbiamo i mezzi per farlo. L’incontro con il Papa è la testimonianza della vicinanza del Pontefice allo sport, come momento di inclusione anche”.

E’ tifoso dell’Atletico, vuole fare lo scherzetto alla Roma?
“Siamo neutrali, superpartes…Sono tifoso per eredità, mio nonno è stato rifondatore dell’Atletico Madrid quindi siamo colchoneros ma c’era anche un tifoso del Real Madrid in famiglia. Quindi siamo superpartes”

11.25 – E’ il turno Alan Ruschel, sopravvissuto alla tragedia: “Grazie per l’accoglienza e l’affetto che è molto brasiliana. E’ un momento speciale tornare in campo dopo aver vissuto un momento difficilissimo, la partita di domani è anche un modo per ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine. Speriamo domani possa essere una grande partita che porti molta felicità alla gente”.

E’ il turno di Mauro Baldissoni: “A nome del Presidente Pallotta, di tutta la società e la squadra sono qui per portare l’abbraccio più sentito alla Chapecoense. Il mondo del calcio è una meravigliosa catena di trasmissione di emozioni, quando accadono fatti di questo tipo le emozioni svolgono un ruolo primario che vanno al di là di qualsiasi pensiero logico. La Roma ha avuto tanti campioni brasiliani e questo ha fatto sì che in Brasile ci sia molto affetto per la Roma e ci siamo sentiti in dover di ricambiare quest’affetto. La Sindaca ha fatto riferimento ad un elemento importante, la tragedia ha unito ancora di più la città e la squadra di Chapeco. Abbiamo messo a disposizione della città una grande opportunità, quella di farsi sentire protagonista in un evento così speciale. La città di Roma ha dimostrato di voler accogliere questa sfida, il mio invito va a tutta la città che possa associarsi, semplicemente venendo allo stadio. Dal punto di vista sportivo sarà anche l’occasione per due saluti che ritengo speciale: uno a Florenzi e uno a Schick, l’ultimo acquisto di cui siamo tanto orgogliosi. Per un’altra volta chiedo alla città di Roma di partecipare”.

11.20 – Viene salutato Comi, ex giocatore di Roma e Torino, in rappresentanza del club granata.

11.15 – E’ il turno di Giovanni Malagò“A livello tecnico ci sono forti differenziazioni tra il caso del Torino e la Chapecoense, qui c’era un percorso futuro che stava crescendo. In sala ci sono molte persone che si occupano di sport tra cui malati di calcio come, mi viene da fare una riflessione: una cosa su cui spesso ci si confronta è quando si parla di calcio, dicendo che non si può avere una seconda squadra. Molte persone disconoscono questa teoria, soprattutto chi tifa una squadra che magari non ha grandi ambizioni. Per cui ci si aggancia ad una seconda squadra che possa vincere il campionato o la Champions. Spero che tutti abbiano una seconda squadra ora. Il Comitato Olimpico, nel fare i complimenti per questa iniziativa, si sente di dire che è a disposizione per tutto ciò che serve. Ci sarà un grande weekend di sport, a cominciare da questa partita, poi ci tuffiamo tra il mondiale di ginnastica ritmica, sabato avremo Spagna-Italia, inizia l’avventura del torneo di pallacanestro in Israele, abbiamo il GP d’Italia, i ragazzi impegnati nei mondiali di Judo e la finale tra top del mondo per tiro dell’arco allo Stadio dei Marmi domenica. Siamo felici di inaugurare le attività di una tre giorni così importante”.

11.05 – La parola passa a Plinio David de Nes Filho, presidente della Chapecoense: “Desidero ringraziare la Sindaca, per l’accoglienza. Colgo l’occasione per ringraziare Baldissoni e tutti i rappresentati dello sport qui presenti, ringrazio il Sindaco di Chapeco per averci accompagnato. Quello che è successo nessuno avrebbe mai immaginato di viverlo, una squadra partita per un sogno, un sogno che si è interrotto tragicamente in quella data. Io e il Sindaco di Chapeco saremmo dovuti essere su quell’aereo, non ci siamo stati solo perché pochi giorni prima avevamo un’agenda fitta d’impegni che ci ha portato in un altro posto. A partire da quel momento, noi superstiti abbiamo portato avanti una missione: costruire un club e dare allegria ai nostri tantissimi tifosi. Mai avremmo immaginato una ripercussione così ampia di solidarietà a livello mondiale. Ed è per questo che siamo qui a Roma, grazie all’invito del dg Baldissoni, un altro motivo importante è la visita al Papa, una benedizione speciale”.

11.00 – Inizia la conferenza stampa. Parola a Virginia Raggi: “Si sono tutti stretti, sia le tragedie delle persone e delle famiglie con la squadra, aiutata a rinascere. Siamo onorati di poter ospitare una squadra come questa, una città come questa ed ospitare un evento come quello di domani che testimonia la grande solidarietà di Roma”.

Cosa l’ha colpita di più?
“Quello che ci ha colpito di più è vedere la reazione che c’è stata. E’ uno straordinario gesto che non cancella il dolore ma aiuta a guadagnare il futuro, anche per onorare la memoria di chi non c’è più”

Speriamo di avere la Chapecoense anche nel nuovo stadio della Roma. Ottimisti?
“Assolutamente sì, abbiamo lavorato tanto per avere un progetto eccezionale che porta lo stadio della Roma ad un livello internazionale. Darà posti di lavoro e farà rinascere una parte di città. Chissà, magari già il prossimo anno…”

 

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