Candela: “I fischi non sono casuali. Anche noi fummo contestati, poi vincemmo...

Candela: “I fischi non sono casuali. Anche noi fummo contestati, poi vincemmo lo Scudetto”

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Queste le parole di Vincent Candela, ai microfoni di Sport Mediaset sul momento delicato della Roma:

I fischi dei tifosi alla Roma?
Ero allo stadio e mi è dispiaciuto sentire i fischi ma niente avviene per caso. L’importante era la qualificazione, ma ora la squadra deve capire cosa non va. A Roma non c’è l’abitudine di vincere, servono unità e compattezza tra tifosi, squadra e società.

Garcia ha ancora la situazione in pugno?
Qualcosa gli è scappato di mano altrimenti non avrebbe sbagliato le ultime gare in campionato. Le colpe comunque non sono solo sue.

Napoli-Roma decisiva per Garcia?

Non c’è niente di sicuro, la partita di Napoli è fondamentale per lo scudetto anche se è ancora presto. La Roma non ha avuto molto tempo per prepararla ma secondo me è più forte degli azzurri.

Quanto pesa l’assenza di Totti?
La prima partita in cui è mancato Totti la squadra ha perso contro la Sampdoria e a me sarebbe piaciuto vederlo a bordo campo in giacca e cravatta. Mi sarebbe piaciuto vederlo insieme alla squadra, è un pezzo di Roma, secondo me a livello di pensiero è ancora il più forte in Italia. Con la sua intelligenza può far segnare chiunque. Però se non c’è e non si sente, è un problema.

La frattura tifosi e società?
Un presidente internazionale come Pallotta non penso che dica cose non vere. Se ha detto che è dalla parte dei tifosi ci credo, voglio crederci, sarebbe da folle non tentare di ricompattare tutto l’ambiente. Nell’anno dello scudetto c’è stata una contestazione a inizio anno, eravamo consapevoli di aver sbagliato la partita di Coppa Italia. Le critiche dei tifosi fanno parte di questo mestiere, io la passione per il calcio c’è l’ho anche grazie ai tifosi. A certi livelli capita di essere applauditi o fischiati, ci stanno anche le contestazioni. E’ peggio quando i tifosi non si fanno sentire.

Una previsione per gli ottavi?
Dipenderà da come starà la Roma a febbraio, se dovesse essere prima in classifica con Dzeko che ha fatto tanti gol allora potrebbe giocarsela, in questo momento è difficile prevedere come starà. Ma non credo che l’obiettivo di quest’anno sia vincere la Champions.

La crisi di Dzeko?
Sta avendo difficoltà in questi mesi, non è il giocatore ammirato in Germania e in Inghilterra ma bisogna dargli tempo. Anche Platini fece fatica all’inizio all’Italia. Favorita per il campionato? Quest’anno per me sarà una lotta tra Inter e Roma.

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