Cessione As Roma: lunedì gli ultimi dettagli. E’ caccia a un difensore

Cessione As Roma: lunedì gli ultimi dettagli. E’ caccia a un difensore

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REPUBBLICA.IT – In attesa degli americani. Thomas DiBenedetto non arriverà a Roma oggi. Nessun ritardo, nessun rinvio: semplicemente, il giorno scelto per lo sbarco dei “nuovi alleati” è un altro. I tifosi, che in queste ore fremono in attesa di una svolta attesa sette anni, dovranno attendere ancora qualche ora. Anche perché soltanto lunedì Unicredit e il consorzio Usa daranno il via agli incontri, a Roma, con cui definire gli ultimissimi dettagli dell’affare per poi mettere le firme sui patti.

FIRME IN ARRIVO – Da oggi, un week end di lavoro attende gli uomini di DiBenedetto (gli avvocati romani Tonucci e Baldissoni, un paio di legali statunitensi), e quelli della banca, rappresentata dagli studi Grimaldi e Carbonetti. Saranno sufficienti i prossimi due-tre giorni per definire gli ultimi aspetti formali del passaggio delle quote societarie, completare la stesura dei contratti e i dettagli di quello che sarà a tutti gli effetti l’accordo definitivo. In ogni caso, la cessione della Roma è ormai alla stretta finale: in settimana sono state appianate le ultime distanze, soprattutto ultimata la discussione dei patti parasociali per definire le modalità di uscita di Unicredit dalla partnership nella Roma, di cui la banca conserverà il 40 per cento, e l’opzione in favore degli americani per quote dell’istituto. In questo senso, sono stati necessari anche movimenti “dall’alto”, sia per la banca che per il gruppo americano: una conference call tra Milano e Boston utile
a limare gli ultimi aspetti sull’accordo di massima. Dopo le firme verrà convocato il cda di Roma 2000 per ratificare l’accordo e passare la palla all’Antirust. Anche per questo, nelle sedi ufficiali, oggi è stato il giorno giusto per sbilanciarsi con commenti che sono arrivati a parlare di “grande ottimismo” per la situazione. Ormai, a meno di cataclismi, giunta all’epilogo.

PRIORITÀ ALLA DIFESA – Proprio la felice chiusura dell’affare darà il via ufficiale, o quasi, alla costruzione della nuova Roma. Tra chi tentenna, chi aspetta una chiamata definitiva e chi ha già iniziato a lavorare. La struttura prevederà due “direttori”, uno attento alle relazioni, alla comunicazione e alla gestione finanziaria, l’altro al campo, coadiuvato da un direttore sportivo. I nomi più spendibili, quelli di Montali e Baldini, anche se sono circolati anche quelli meno noti, per la parte economica, di Sagramola (Palermo) e Fenucci (Lecce). Ma la nuova Roma dovrà ripartire soprattutto sul campo da gioco, inserendo alle certezze di oggi ciò che manca: 5-6 innesti, non tutti dello stesso livello. Su tutti un difensore centrale, dopo lo scontato addio a Mexes. Al vaglio quattro nomi di primissimo livello, Lugano e Luizao sarebbero soprattutto depistaggi. Poi, le cessioni: anche qui, almeno 5 elementi troppo avanti con gli anni e ritenuti poco utili al progetto nascente.

MONTELLA SPERA – Per avere un’idea di nomi in arrivo e cifre da spendere, bisognerà attendere però l’esito del campionato: una Roma in Champions, a livello di possibilità finanziarie e di appeal, è diversa da una Roma che vede l’Europa dalla finestra di casa. Ancelotti (solo uno dei nomi graditi) si muoverebbe solo in caso di partecipazione alla Coppa. Discorso simile per gli altri tecnici top. Tra le ipotesi, anche quella di un Capello-bis che attualmente poco entusiasma il popolo romanista. In ascesa, invece, le quotazioni di Montella: perché, al di là dei risultati, conosce il gruppo, è stimato e ha stupito positivamente per personalità. In più, la sua attenzione ai giovani costituirebbe la base ideale su cui fondare la politica di sviluppo e integrazione del settore giovanile. Una Roma ecosostenibile che non smetta, però, di far sognare i tifosi.

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