Chierico: “Io e Nela di nuovo nella Roma, la società che abbiamo...

Chierico: “Io e Nela di nuovo nella Roma, la società che abbiamo sempre amato”

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Chierico okEx campione e simbolo della Roma degli anni ’80, Odoacre Chierico ha parlato ai microfoni di Rete Sport, ad un passo dalla sfida di Coppa Italia contro la Juventus. L’ex giallorosso ha toccato vari argomenti, queste le sue parole:

SULLA COPPA ITALIA: “Ci sarebbero tante cose da dire. Domenica ero allo stadio e sono d’accordo con Totti: la Roma ha fatto sembrare tutto facile. E questo non dipende dai demeriti del Livorno ma dai meriti di questa squadra che rende le cose molto più facili di quello che effettivamente sono. In passato questo tipo di partite finivano con un pareggio mentre oggi non più. La Juventus però ha qualcosina in più.Conte e Garcia sono due grandissimi allenatori. Comunque negli ultimi anni raramente ho visto la Roma giocare così bene“.

IL SUO RIENTRO NELLA ROMA?: “Adesso ho un ruolo da osservatore. Sono molto contento di essere rientrato nella società che ho sempre amato. Avevo 8 anni quando ho iniziato a giocare con la Roma, è sempre stata la mia vita. Mi capita di incontrare ex giocatori che non vanno allo stadio a vedere la squadra per la quale hanno giocato. Secondo me ogni società dovrebbe conservare la memoria attraverso gli ex calciatori. Per esempio, sabato sono stato al Cuore Sole Village e ne sono rimasto entusiasta; la gente ancora mi ferma e chiede di farsi le foto .Quest’anno io e Sebino (Nela, ndr) siamo rientrati tutti e due nella Roma, abbiamo amato questa società e gli abbiamo dato tanto. Non mi è piaciuto l’atteggiamento della Juventus nei confronti di Del Piero. La società deve tenere vicini i calciatori come Alex, che sono esempio per tifosi e giovani calciatori”.

SULLA JUVENTUS: “Per me le partite erano quasi tutte uguali. Ovvio, ci sono match che senti un pochino di più e qualche volta vedevamo un atteggiamento diverso degli arbitri a seconda delle squadre che arbitravano. Arroganza sul campo? Sì, poteva esserci. Io per esempio mi scontravo spesso con Cabrini che alla fine è stato uno dei calciatori più corretti del calcio italiano. Gli juventini erano calciatori di personalità ma di grande lealtà”.

SU DODO’: “I giovani come lui hanno bisogno di giocare per migliorare e maturare. L’infortunio di Balzaretti è una grandissima chance per lui. Ogni tanto noto che ha quasi paura ad attaccare lo spazio in profondità per andare al cross, preferendo spesso la palla sui piedi”.

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