Ciccio Graziani: “La Roma deve ritrovare il suo pubblico. Senza la passione...

Ciccio Graziani: “La Roma deve ritrovare il suo pubblico. Senza la passione dei tifosi, la strada è più complicata”

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“La Roma deve ritrovare il suo pubblico, senza la passione dei tifosi la strada è più complicata”. Queste le parole di Ciccio Graziani, ai microfoni di 1927 sui 101.5 Fm di Centro Suono Sport:

L’ex centravanti della Roma negli anni 80′, si sofferma sull’ambiente che si vive oggi all’Olimpico: “La tessera del tifoso, le limitazioni, le barriere, i tornelli, hanno allontanato la gente, non mi identifico più in questo calcio. Una volta quando arrivavi all’Olimpico, anche nelle partite meno importanti, alle 13:00 già c’erano 50 mila spettatori, si sentiva l’odore dei panini con la mortadella, si respirava un’aria diversa. Oggi è tutto diverso, purtroppo le strutture sono fatiscenti, gli stadi sono sempre più vuoti, ed è triste questa situazione che sta degenerando sempre di più. Anche il contatto tra la tifoseria e la squadra era diverso, si facevano le amichevoli infrasettimanali, con dieci-dodici mila tifosi. Anche il comportamento della maggior parte dei calciatori, andrebbe stigmatizzato: oggi comandano i procuratori, oggi i club hanno le mani legate con i calciatori, che non si identificano più con la maglia che indossano. Quando giocavo nella Roma, ne ero il primo tifoso, come Bruno Conti, come Nela, come Giannini, come Tancredi e tutti gli altri. La maglia va amata, coccolata, onorata, quando la indossi la domenica, la devi sentire addosso, stiamo perdendo i valori di appartenenza”.

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