CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Spodestato il totem Zeman, la Roma si scopre nuda di fronte alle proprie responsabilità. Aurelio Andreazzoli, il cui volto sembra scolpito proprio nel marmo della sua Carrara non potrà mai essere l’ombrellone sotto cui celare mancanze e titubanze. In campo si ricomincia da zero, ma uno zero che si può riempire facilmente di tutta la qualità della rosa giallorossa. Che non è poco, anzi.
Di certo, con Andreazzoli al timone, ci vorrà qualcuno che lo affianchi, che gli dia forza e perchè no, consigli, anche sul piano strettamente tecnico. Quell’uomo nella Roma c’è e si chiama Walter Sabatini. Che può tranquillamente sdoppiarsi nel ruolo di direttore sportivo e, diciamo così, assistente speciale dell’allenatore.
Perchè Sabatini? Perchè, e in pochi lo sanno, il diesse giallorosso, a differenza di tanti suoi colleghi, è anche un allenatore di calcio, con tanto di patentino, quindi abilitato anche a guidare una squadra di serie A… E poi anche perchè quasi tutti i giocatori della Roma sono stati scelti proprio dal dirigente umbro. Chi può conoscerli meglio di lui sul piano tecnico? (…)
