Conti: “Di Bartolomei era un calciatore intelligente ed un uomo eccezionale”

Conti: “Di Bartolomei era un calciatore intelligente ed un uomo eccezionale”

SHARE

conti-brunoVent’anni fa la Roma perdeva per sempre uno dei suoi più grandi calciatori, un capitano storico come Agostino Di Bartolomei. Rimasto nel cuore di compagni e tifosi, oggi è Bruno Conti, uno dei protagonisti di quella squadra che nei primi anni ’80 dominò in Italia. Queste le parole di Conti rilasciate a ilsussidiario.net.

Vent’anni dalla morte di Agostino Di Bartolomei, un campione che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi della Roma e non solo…
“Un personaggio eccezionale, un calciatore ma anche un uomo che è giustamente rimasto nel cuore di tutti i tifosi del calcio, non solo romanisti…Noi come Roma cercheremo di onorare la sua memoria con una partita alle ore 19 in programma a Trigoria, al campo Agostino Di Bartolomei, tra due squadre di ragazzi che fanno capo alla formazione giallorossa”.

Che giocatore era Agostino?
“Un calciatore intelligente, capace di capire il calcio nel modo migliore. Liedholm l’aveva inventato come centromediano nell’anno del secondo scudetto, nel 1983. Giocava in coppia con Vierchowod, era capace di stare davanti alla difesa, di interpretare questo ruolo nel migliore dei modi”.

Era il capitano di una squadra eccezionale…
“Guidava quella squadra eccezionale come sapeva fare lui: era capace di interpretare al massimo quella Roma fantastica”.

Era anche il vostro leader?
“Sì, parlava con il presidente, era il nostro tramite con la società, l’uomo a cui Liedholm dava le responsabilità maggiori”.

Ci può raccontare qualche aneddoto su Agostino?
“Mi ricordo una partita di calcetto a Lavinio, nei pressi di Anzio. C’era Agostino che faceva parte già della prima squadra, io ero ancora nella Primavera. Agostino mi aiutò molto nella mia carriera in giallorosso”.

Fuori dal campo com’era?
“Un tipo tranquillo, sereno, che pensava alla famiglia ed aveva i suoi interessi, i suoi amici, i suoi hobby”.

Il 30 maggio sono anche trent’anni dalla finale della Coppa dei Campioni 1984 Roma-Liverpool, un traguardo solo sfiorato, ma una squadra da leggenda…
“Fu una grande Roma quella di Dino Viola e Nils Liedholm. Perdemmo la finale ai rigori, si sa che spesso sono un terno al lotto. Fu una Roma da leggenda, comunque. Roma sta vivendo di nuovo un buon momento. Chissà, magari in futuro la Champions League non sarà più un traguardo impossibile da raggiungere…”.

NO COMMENTS

Comments are closed.