IL MESSAGGERO – P. LIGUORI – Occhi puntati sulla tribuna centrale, oggi all’Olimpico: ci sarà o no? Povero Tom Di Benedetto, da presidente a portasfortuna in pochi mesi.
Naturalmente è solo una voce malevola, ma per questo si diffonde. In tribuna a Torino per la Coppa Italia è ricomparso, appena tornato dagli Usa. Era partito dopo Firenze, ultima sconfitta bruciante, con raffica di espulsioni. Il pensiero scaramantico non ammette dubbi.Con Di Benedetto si perde, con Pallotta la Roma diverte e vince. Provate voi a spiegare che sono sciocchezze. Neppure Luis Enrique, quello che «per me sono tutti uguali», lo farebbe, dopo aver visto che con Totti e De Ossi in campo si vince (…).
C’è un solo modo: sperare che la Roma vinca una splendida gara con il presidente in tribuna, oggi col Bologna, o almeno con Cagliari e Inter. A una cosa è certamente servita la sconfitta con la Juve. Non abbiamo sentito la famosa litania del «progetto» . Nelle ultime settimane, sull’onda di tre stazioni brillanti era ripartito il tormentone (…).
Quando si va sul classico, profondità, verticalizzazione, tiro, i giallorossi volano e il capitano segna a raffica. Allora, per un mese, nessun progetto. Ci piace una squadra alta, che aggredisce gli avversari con un unico scopo: fare gol. Un bel progetto, divertente. Di Coppe non ne abbiamo più, non ci resta che il campionato. Il 3˚ posto,sarebbe un successo inaspettato, il 5˚ un ottimo risultato. Al di sotto, con questi giocatori, storceremmo il naso
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