Coppa Italia oggi la verità

Coppa Italia oggi la verità

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olimpico-romaCORRIERE DELLO SPORT – A. MAGLIE – Slitta verso le 18 la finale di Coppa Italia fra la Roma e La Lazio. Faticosamente si sta raggiungendo la quadratura del cerchio. Due i dati certi: lo stadio che sarà l’Olimpico della Capitale; il giorno, il 26 maggio, ultima domenica del mese, anche ultima (o quasi) data utile per disputare questa partita visto che terminato il campionato i giocatori dovranno rispondere alla chiamata della Nazionale o partecipare alle tournée organizzate dai club. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, punta a trovare una soluzione che alla fine possa essere «condivisa» da tutti. Questa mattina, intorno a mezzogiorno, si svolgerà una riunione conclusiva al Foro Italico, vi parteciperanno il Coni, la Prefettura, la Lega Calcio, la Federazione, la Roma, la Lazio e la Rai. Il problema troverà finalmente una soluzione probabilmente con la collocazione della partita alle ore 18. (…)

VALUTAZIONI – (…) Di qui la necessità di organizzare un deflusso dall’Olimpico ordinato, evitando che gli esponenti più agitati possano venire a contatto. La stessa divisione dei posti dell’impianto è stata condizionata da questa esigenza, con un piano della Lega che non ha convinto totalmente questore e prefetto. Ma il problema più scottante è l’orario. Anche perché si lega a questioni contrattuali. Via Rosellini ha venduto la finale alla Rai che a sua volta ha venduto gli spazi pubblicitari chiedendo tariffe da «prime time». A fronte di una nuova collocazione, la Tv di Stato potrebbe ritenere il «venditore», la Lega, inadempiente avviando azioni risarcitorie. (…)
RITARDI – A questo punto la chiusura della partita burocratica è quanto mai urgente perché la Lega deve provvedere a stampare i biglietti, a definire il «tariffario», ad avviare tutte quelle attività organizzative che precedono una gara così importante. Il presidente, Maurizio Beretta, e il direttore generale, Marco Brunelli, hanno provato in tutti i modi a tenere fermo l’orario inizialmente fissato. Ma alla fine prevarrà una soluzione di mediazione: la Lega salverà la sede (Roma) e il giorno (il 26 maggio) ma dovrà piegarsi alle superiori necessità imposte da una efficace gestione dell’ordine pubblico sul fronte dell’orario. A Milano si era anche ipotizzato un trasloco della finale, anche all’estero. E proposte sono anche arrivate. Ma questa non è la Supercoppa e per giunta il trofeo è indissolubilmente legato alla Presidenza della Repubblica. L’ipotesi del trasferimento al di fuori dei confini nazionali è stata accarezzata tiepidamente ma mai presa realmente in considerazione.

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