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Coronavirus Mondo, 167 paesi coinvolti e 349 mila contagi: aumenti esponenziali in Spagna e USA. Primi casi nelle favelas di Rio

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Il Covid-19 ha raggiunto praticamente ogni paese del Mondo, ad eccezione ufficialmente dello Yemen. Una pandemia che ha generato quasi 350 mila contagi in tutto il pianeta, di cui 100 mila persone sono già guarite ma 15 mila sono decedute.

Situazioni molto critiche in queste ore in Spagna e USA: nel territorio iberico sono almeno 33.089 in totale, dei quali 2.355 in terapia intensiva. I morti sono 2.182, con un incremento di 462 vittime nelle ultime 24 ore; negli States Donald Trump ha approvato la richiesta di dichiarazione di calamità in California a causa del coronavirus. Lo rende noto la Casa Bianca. Trump aveva già preso la stessa decisione per gli stati di New York e di Washington. Negli Usa i casi positivi di coronavirus hanno superato quota 32 mila, con almeno 400 morti. Otto gli Stati che hanno ordinato lo ‘stay home’, per un totale di 100 milioni di abitanti, quasi un americano su tre. Un detenuto della California è risultato positivo al test del coronavirus, diventando così il primo paziente affetto dal Covid-19 nel sistema penitenziario dello Stato.

La situazione sembra migliorare invece sul territorio asiatico: in Corea del Sud sono scesi a 64 i nuovi casi di coronavirus registrati domenica, contro i 98 di sabato, portando il totale a 8.961: è il dato più basso da metà febbraio, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention. Il Paese ha rafforzato le regole interne di condotta anticontagio (tra cui la distanza interpersonale) e sulla quarantena per gli arrivi dall’Europa. I decessi sono aumentati a 111. I casi confermati a Daegu e nel Gyeongsang del Nord, i due epicentri sudcoreani dell’infezione, sono saliti rispettivamente a 6.411 e a 1.256.

La Cina registra zero nuovi casi interni di coronavirus, ma altri 39 contagi importati. Nei suoi aggiornamenti, la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) rileva nove decessi domenica, tutti a Wuhan, focolaio dell’epidemia diventata pandemia. A due mesi dalla quarantena di 60 milioni di persone, la provincia dell’Hubei e il suo capoluogo non hanno segnalato nuove infezioni in cinque giorni di fila. La Cina ha visto le infezioni salire a 81.093, di cui 5.120 ancora sotto trattamento; 3.270 i decessi e 72.703 i dimessi dagli ospedali, pari a un tasso di guarigione salito all’89,6%.

In Brasile, un residente di Cidade de Deus, la favela situata nella zona ovest di Rio de Janeiro e resa celebre dall’omonimo film (2002) di Fernando Meirelles, è risultato positivo al test del coronavirus: secondo il sito ufficiale del Comune, questo è il primo caso confermato della malattia in una baraccopoli, ovvero in una di quelle realtà abitative dove si concentra la maggioranza della popolazione povera.

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