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Coronavirus Mondo, gli USA in testa alla classifica dei contagi. Boris Johnson positivo al Covid-19. La Cina chiude le frontiere per evitare crisi di ritorno

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CORONAVIRUS – Non si placa l’escalation di contagi da coronavirus in tutto il pianeta. Gli ultimi aggiornamenti della Johns Hopkins University segnalano un numero di 542.788 contagi, con 24.361 vittime e quasi 125 mila persone guarite. Impressionante la crescita negli ultimi 10 giorni: lo scorso 18 marzo infatti il numero dei contagi mondiale si era assestato a quota 200 mila, il 21 Marzo a 300 mila, il 24 marzo a 400 mila, poi negli ultimi due giorni oltre 500 mila.

Nella serata di ieri è arrivata la notizia che gli Stati Uniti, nonostante i reiterati e improvvidi appelli di Trump alla possibilità di una graduale riapertura del paese verso metà aprile, hanno scalato la classifica dei paesi maggiormente contagiati, superando la Cina e assestandosi al primo posto con 85.996 persone affette dal Covid-19. Drammatica in Europa la situazione della Spagna: nelle ultime ore si contano altre 796 vittime, per un totale di 4.858 decessi e oltre 60 mila malati. Sempre critica la situazione negli ospedali spagnoli, soprattutto in quelli Madrid, epicentro dei contagi. Poco fa da Londra è arrivata poi la conferma del contagio del primo ministro inglese Boris Johnson: “sintomi lievi e autoisolamento”. 

Francia e Stati Uniti avvieranno insieme ad altri Paesi “una nuova forte iniziativa nei prossimi giorni” in risposta alla pandemia del Covid-19. Lo ha annunciato via Twitter il presidente francese, Emmanuel Macron, spiegando di aver avuto “un’ottima discussione” con Donald Trump sulla crisi del coronavirus. Il leader transalpino non ha però svelato ulteriori dettagli su questa mossa concordata con il suo omologo statunitense. In terra transalpina il contagio è leggermente più contenuto e attualmente pari a 29 mila casi.

La Cina nel frattempo, per ovviare alla crescita dei c.d. contagi di ritorno (oltre 500 persone rientrate nel paese e trovate positive al Covid19), ha deciso di chiudere temporaneamente le frontiere al rientro dall’estero di stranieri e concittadini cinesi.

Infine cresce l’ansia in Russia, dove sono stati riscontrati 1036 casi di contagio. Il governo ha ordinato da domani la chiusura di tutti i bar e ristoranti per una settimana per contrastare la diffusione del coronavirus nel Paese. L’ordine di “fermare le attività delle organizzazioni pubbliche di servizi di ristorazione” non riguarda le consegne a domicilio. Dopo un primo momento in cui il Cremlino ostentava con fierezza una certa immunità russa al Covid-19 ha dunque deciso di correre ai ripari. E di adottare lo stesso protocollo pandemico già sperimetato nella maggioranza dei Paesi del pianeta.

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