Stadi, Abete: “Indispensabili impianti nuovi”. Crimi: “Speriamo che la legge passi entro...

Stadi, Abete: “Indispensabili impianti nuovi”. Crimi: “Speriamo che la legge passi entro quest’anno”

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“Bisogna trovare una sintesi in commissione per superare gli ostacoli, che non sono insormontabili, e approvare la legge sugli stadi. Siamo vicini e si può fare”. Così Rocco Crimi, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, in merito al disegno di legge sugli stadi che giace da oltre un anno alla Commissione Cultura della Camera. “L’effetto-stadio è fondamentale per i conti dei club, ma è una legge complessa perchè impatta sul territorio. Dopo i ballottaggi sarà nuovamente incardinata alla Commissione Cultura alla Camera”, dice Crimi a margine della presentazione del documento Report Calcio 2011. “Le strade -aggiunge- sono due: o entro quest’anno la legge passa alla Camera oppure, per non restare a mani vuote, si riprende il testo del Senato approvato all’unanimità. Questa legge serve al Paese e allo sport italiano per farlo restare competitivo e serve anche per rendere più moderni gli stadi. Fare uno stadio però non vuol dire costruirci intorno una città. Servono impianti più sicuri, magari anche più piccoli ma di proprietà”. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Figc Giancarlo Abete: “Sarà indispensabile nei prossimi anni avviare una nuova generazione di stadi, piccoli o grandi, ma sempre confortevoli e strettamente legati al territorio. A riguardo il ritardo accumulato è già significativo e non è possibile accumularne altro. Ci danneggerebbe a livello di credibilità e competitività. Quello degli stadi rimane un grande problema. Servono impianti idonei e adeguati per avere una maggiore partecipazione del pubblico, creare una maggiore fruibilità per le famiglie e creare maggiori introiti. Mi sembra che ci sia un impegno forte da parte del sottosegretario Crimi, un invito al dialogo e ad un momento di confronto fra i principali partiti del Parlamento per dare luogo al varo di questa legge da tanto tempo attesa. Bisogna fa prevalere gli interessi generali, non sempre le norme possono dare risposta a tutte le aspettative e esigenze, altrimenti non si può andare avanti. Se tutti vogliono ritagliarsi un abito su misura diventa difficile avere una legge. Serve una sintesi e la Figc è disponibile a farlo”, continua il presidente federale, secondo il quale “il modello è quello tedesco che porta avanti tre grandi aree: miglioramento delle infrastrutture, un equilibrio costi-ricavi migliore anche a Spagna e Inghilterra e la partecipazione del pubblico”.

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