FOCUS CGR – Gioventù, imprevidibilità, entusiasmo e un’occasione storica da sfruttare. Il Cska Mosca questa sera all’Olimpico, supportato da 1500 tifosi, giocherà contro la Roma consapevole che in caso di bottino pieno avrebbe quasi staccato il pass per gli ottavi di finale. La squadra guidata da Goncharenko – 41 anni, tecnico bielorusso – è ripartita puntando forte su una serie di giovani talenti: la media età della rosa è di 23,5 anni e il gruppo dei meno esperti è guidato da alcune colonne come lo storico portiere della nazionale russa Akinfeev, Dzagoev (al rientro questa sera), Mario Fernandes esterno della Russia rivelazione all’ultimo Mondiale e il vice capitano Nababkin.
Il sistema di gioco genericamente utilizzato da Goncharenko è il 3-4-2-1, modulo che ha consentito finora al CSKA di subire poco dal punto di vista difensivo (5 reti in 11 gare in campionato e 2 in Champions contro il Viktoria Plzen), di vincere la Supercoppa russa contro il Lokomotiv a fine luglio e in generale di assestarsi al secondo posto in classifica con 19 punti (al pari del Krasnodar) a meno 6 dallo Zenit capolista. Un punto debole potrebbero essere i calci piazzati: il CSKA ha subito 5 degli ultimi 6 gol su calcio da fermo, segno che a livello difensivo le marcature non sono così arcigne. Il punto di forza sono le ripartenze veloci, sfruttate attraverso due trequartisti che da zona centrale non danno mai punti di riferimento agli avversari. Sono 20 le reti stagionali sin qui realizzate dal gruppo di Goncharenko, ben 9 da Fedor Chalov, centravanti russo classe 98′, alto 1.80 ma dotato di una discreta velocità e capacità di manovrare con i compagni del reparto offensivo.
Nella sfida contro la Roma mancheranno il portiere Akinfeev (che subì 5 reti nel 2014 all’Olimpico da Totti e compagni), Schennikov, Makarov e Abel Hernandez, vecchia conoscenza del nostro campionato con la maglia del Palermo.
