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Dalla Moravia a Tor di Valle: il miliardario dell’est che vuole lo stadio della Roma

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Radovan Vitek è cecoslovacco di nascita, essendo nato in Moravia 49 anni fa, ed è l’aspirante costruttore del nuovo stadio dell’As Roma sui terreni di Tor di Valle. Il suo Cpi property group (9,5 miliardi di euro di beni dichiarati al giugno 2019) dovrebbe rilevare in blocco le attività di Luca Parnasi da Unicredit. Ma la trattativa con Vitek, come il negoziato parallelo per la cessione a Dan Friedkin dell’As Roma, procede a fatica in un groviglio di problemi di cui si scorge in lontananza l’inizio e non si vede la fine.

Ma nel passaggio di mano Pallotta-Friedkin, Vitek è qualcosa di più di un convitato di pietra. È il terzo incomodo. II ceco si presenta con credenziali molto solide e una biografia controversa. L’oligarca moravo è in affari con Unicredit da anni. Già nel 2011, al momento di acquistare un palazzo in centro a Praga, ha ottenuto il sostegno della banca italiana per decine di milioni di euro. Da almeno cinque anni opera in Italia con la società Santissima Annunziata che ha sede presso lo studio legale Tonucci, anello di ogni snodo romanista attraverso il vicepresidente giallorosso, Mauro Baldissoni. Il rovescio della medaglia sono le liti giudiziarie negli Stati Uniti, in Svizzera e in Lussemburgo. È stato accusato da alcuni suoi ex soci di aver messo in piedi un sistema per defraudarli. Ci sono poi anche un paio di mesi passati in prigione, nel 2004, per un’accusa di sfruttamento della prostituzione che si è rivelata infondata.

Fonte: L’Espresso

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