“Daniele De Rossi uno di noi”

“Daniele De Rossi uno di noi”

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IL ROMANISTA – Sabato mattina, cielo limpido, quasi ventotto gradi al sole e una leggera brezza che alleggerisce l’inaspettata ma graditissima temperatura estiva. Una persona normale si sveglia con comodo e, mentre sta sorseggiando un buon caffè a letto, pensa: non c’è occasione migliore per andare al mare a godersi un po’ di relax e farsi due spaghetti alle vongole in compagnia. E invece no, perché l’anima del tifoso romanista è di gran lunga superiore ad ogni logica distrazione che lo possa tenere lontano dalla Magica. La vigilia di Roma-Juventus, stemperata da pensieri stelle e strisce è stata, comunque, l’occasione per correre a Trigoria e far sentire l’appoggio e il calore del popolo giallorosso ad uno dei suoi figli prediletti: Daniele De Rossi.
Dopo le dichiarazioni di qualche tempo fa da parte del centrocampista di Ostia («Da un anno e mezzo le cose che mi inorgogliscono di più le sento arrivare da fuori Roma. Prima mi coccolavano, ora è mutato il vento, perché sta cambiando qualcosa. C’ero già passato, ma prima le critiche eccessive venivano da fuori, stavolta da casa. Questo mi fa male, ma vado avanti perché ho i compagni e la mia famiglia») i sostenitori non hanno perso tempo e ieri, circa una cinquantina, alla faccia del traffico, dell’orario (le 9.30) e degli impegni, si sono radunati a piazzale Dino Viola. Cori, applausi e striscioni: “Campione in campo, uno di noi fuori”, “Daniele De Rossi il nostro vanto”, “Daniele De Rossi romanista a vita” e, infine, “Daniele è Roma, tutto il resto è noia. Resta con noi, Roma ti ama”, hanno fatto da contorno al momento clou della mattinata: intorno alle 10.15 una piccola delegazione formata da quattro tifosi ha varcato i cancelli del centro sportivo per consegnare a “Danielino” un quadro, opera dell’estrosa Lara Lazzari, che lo raffigura mentre bacia la maglia della Roma. Pochi istanti a chiacchierare, ringraziare e percepire, ancora più forte, l’amore che la gente gli ha voluto trasmettere in un periodo particolare della sua carriera. L’idea, nata qualche giorno fa su Facebook, uno dei più cliccati social network, però continuerà anche stasera nel posticipo: chi vorrà aderire all’iniziativa è invitato ad indossare la maglietta numero 16 del giocatore, seguendo lo stesso iter fatto un anno fa per Francesco Totti dopo la lunga squalifica rimediata nella finale di coppa Italia per il calcione gratuito sulla gamba Balotelli.

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