CORRIERE DELLO SPORT (G. PIACENTINI) – Non c’è Daniele De Rossi nella lista dei convocati di Cesare Prandelli per la gara del 3 giugno a Modena contro l’Estonia, valida per la qualificazione agli Europei, e per l’amichevole del 7 giugno a Liegi contro la Repubblica d’Irlanda. La notizia era nell’aria, ma ieri è arrivata l’ufficialità. De Rossi paga la gomitata rifilata a Bentivoglio del Bari che gli è costata tre giornate di squalifica. Un episodio quasi identico nei confronti di Srna nella gara contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League gli aveva fatto saltare a marzo le gare contro Slovenia e Ucraina.
Cesare Prandelli non ha fatto altro che applicare il codice etico che ha introdotto da quando si è seduto sulla panchina azzurra, ma il messaggio che ha lanciato escludendo per la seconda volta un giocatore importante come De Rossi è chiaro, e cioè che nella sua nazionale non ci sono intoccabili.
Un brutto colpo per il calciatore – che dovrà aspettare tutta l’estate prima di poter tornare in azzurro (il 2 settembre si gioca contro le Far Oer e il 6 contro la Slovenia) – che certamente non gli darà forza quando dovrà sedersi al tavolo con la nuova dirigenza giallorossa per discutere il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2012. Il suo rinnovo è una priorità, ma bisognerà mettersi d’accordo sulle cifre. E la nuova proprietà ha già detto che non farà follie per nessuno.
