De Rossi: «Italia e Roma stesso impegno»

De Rossi: «Italia e Roma stesso impegno»

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de rossi italiaCORRIERE DELLO SPORT – A. POLVEROSI – Balotelli esce dallo spogliatoio dell’Italia a torso nudo, coperto solo da un asciugamano bianco. Nella zona mista più affollata d’Europa ci sono ragazzine e signore un po’ più mature che se lo mangiano con gli occhi. Si infila nello spogliatoio del Brasile a salutare i suoi vecchi amici, come Julio Cesar che ha appena infilato con un gol fantastico. Ma l’ex portiere dell’Inter, poco dopo, racconterà: «Sì, mi ha fatto un gol bellissimo, ma sono stato io a vincere la sfida con Mario: gli ho parato almeno altre due reti».  Sempre a torso nudo, Mario torna nello spogliatoio della Nazionale. E quando alla fine esce per salire sul pullman, è ben coperto: due cuffie giganti di color rosso acceso, una catena d’oro che potrebbe legarci anche la moto di Valentino, l’orecchino d’ordinanza e un bel sorriso. Saluta e se ne va. E’ contento anche perchè in tribuna c’era Fanny, la sua fidanzata.

LO SFOGO DI DE ROSSI – Non se ne va invece Daniele De Rossi, l’altro protagonista di questa partita. Si aspetta la domanda sul “doppio” della sua stagione: 4 gol con l’Italia, 0 con la Roma. E attacca.  «So che ora questa storia riparte, anzi, è già ripartita. Che volete che dica, che in Nazionale mi impegno e nella Roma no? Che in Nazionale decido di tirare in porta e con la Roma invece mi piace tirare fuori? Tutti sanno quanto tengo alla Roma. Per me è quasi offensivo ascoltare questi discorsi e rispondere. Io sono orgoglioso di come mi sono comportato e chi, invece, si è comportato male con me lo sa» . C’è un altro riferimento alla Roma, riguarda il ruolo. Domanda: nel secondo tempo, quando è diventato centrale al posto di Pirlo, ha preso in mano il gioco dell’Italia, rende di più in quella posizione?  «Se c’è Pirlo, vale a dire il regista più forte del mondo, è normale che quel ruolo sia suo. Io mi trovo bene ovunque, mi piace fare anche la mezz’ala e questa è un’altra storia assurda perché a Roma dicono che io non ami giocare in quella posizione. E’ un altro falso storico».

I DEBUTTANTI – De Rossi fa i complimenti a Prandelli ( «non sono ruffiano, ma quando un tecnico per due anni insiste a parlarti del gioco, se poi tiri fuori partite come questa il merito va a lui» ) e a De Sciglio:  «Grande debutto, ha giocato con tranquillità, ma fa sempre così». (…)

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