DE ROSSI: “Domani obbligatorio vincere e passare il turno. Spalletti? Ha combinato...

DE ROSSI: “Domani obbligatorio vincere e passare il turno. Spalletti? Ha combinato qualche casino lo scorso anno. Di Fra sta facendo un grandissimo lavoro” (FOTO)

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CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia di Roma-Qarabag, ultimo match del girone di Champions League, queste le dichiarazioni di Daniele De Rossi:

Vuoi aggiungere qualcosa rispetto a quello che è accaduto? Come si riparte?
“Io ho parlato per primo, ho chiesto scusa e di più non posso fare. Se potessi tornare indietro lo farei, ma non posso e quindi mi concentro sul futuro, a partire dal Qarabag”

Ti ha fatto piacere lo striscione della Curva? Vuoi fare qualche promessa sul tuo futuro?
“Mi ha fatto piacere, loro si sono dimostrati in questi anni sempre dalla mia parte. Ero a casa e mi ha fatto felice. Promesse non ne faccio, nel calcio di certezze ce ne sono poche”

Come si prepara una partita del genere?
Come le altre, come un derby o un Roma-Juve. A livello tattico sono abbastanza allineate. Abbiamo sempre impostato il nostro gioco quest’anno e non credo domani sarà diverso, anzi questo è uno dei nostri punti di forza.

De Rossi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Qarabag

16 anni fa facevi l’esordio in Champions. Qual è il tuo rapporto con questa competizione?
“Mi ha regalato tante gioie, qualche serata di delusione e anche un paio di brutte figure. La nostra realtà non ti permette di fare voli perché ci sono squadre più attrezzate. Quella di domani è una partita importante per la nostra dimensione perché abbiamo spesso passato il girone, ma non ricordo che ci siamo qualificati in un girone così duro. L’Europa, se andrà tutto bene, potrà accorgersene di noi. Vinciamo e la ricorderò come una delle mie serate migliori in Europa”

L’anno scorso disse che sarebbe stato difficile sostituire uno come Spalletti. Ora lui è primo in classifica e Di Francesco sta facendo benissimo. Ritieni che avevi ragione o torto?
“Avevo ragione. Dissi che era complicato, non impossibile. In quei giorni sembrava che parlassimo di uno sprovveduto che aveva fatto danni. Qualche casino l’ha fatto, ne abbiamo risentito un po’ tutti ma ci tenevo a puntualizzare quanto buono era stato il suo lavoro. Credo ora che i primi sei mesi fatti dal mister qui non li ha mai fatti nessuno, neanche Spalletti. Se fossimo partiti così l’anno scorso magari avremmo vissuto qualche settimana da capolista”

Domani dovrebbe arrivare l’ok per lo stadio della Roma. C’è la speranza che ci possa giocare De Rossi?
“È una cosa importante per la Roma, ma oggi non è la nostra priorità che è la qualificazione. Se dovessero inaugurarlo nel 2021 mi sembra difficile che ci possa essere, anche se i dati dal punto di vista atletico per quanto mi riguarda sono positivi. Non so se avrò la qualità di giocare fino a 38 anni”

De Rossi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Qarabag

Hai avuto una carriera straordinaria, ma con la somma delle squalifiche hai perso quasi un anno. Questo tuo lato del carattere ti ha aiutato o è stato negativo?
“Se uno gioca 16 anni e prende due giornate di squalifica l’anno arriviamo a 32, se è un po’ focoso ne prende magari 3 e arriviamo a 40. Sono sempre stato presente nella mia carriera, ho fatto degli errori ma non ho saltato un anno come avete scritto. Ho pagato quando è sbagliato. Domani sarò presente negli spogliatoi e in campo”

Perotti ha detto che sei il capitano della città e che se fai qualcosa nessuno si permette di dirti niente perché sanno chi sei. Hai la sensazione che c’è un calcio che conoscono in pochi e un altro di cui parlano tutti ma che in fondo pochi sanno?
“È risaputo che il calcio che viviamo noi sono ben diverse da quelli che conoscete voi o i tifosi. Ci sono personaggi eroici nel calcio che magari se la fanno sotto negli spogliatoi. Noi sappiamo veramente quello che succede. Il fatto che tutti quelli che mi conoscono mi considerano una brava persona non deve rappresentare un jolly per noi, se sbagliamo paghiamo. Mi fanno comunque piacere le parole di Diego”

Ti sei posto un obiettivo da qui fino alla fine della tua carriera?
“Non so se sarebbe realistico porsi un obiettivo di questo tipo, non sempre dipende da noi. Ho sempre detto di voler smettere prima di non farcela più e non divertirmi più. Passi delle stagioni quando sei più giovane che ti diverti meno ma hai ancora strada davanti. Se succede a 35 anni è diverso. Io quest’anno mi diverto, sto bene. Dire non smetto finché non vinciamo lo scudetto sarebbe da folli. Se pensassi che sarebbe impossibile sicuramente avrei smesso prima o forse me ne sarei andato”

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