DI FRANCESCO: “Domani è una partita che va aggredita dall’inizio. Kolarov è...

DI FRANCESCO: “Domani è una partita che va aggredita dall’inizio. Kolarov è da valutare” (AUDIO)

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CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia di Roma-Qarabag, ultimo match del girone di Champions League, queste le dichiarazioni di mister Di Francesco:

Ascolta “Roma-Qarabag, Di Francesco e De Rossi in conferenza stampa” su Spreaker.

Come stanno Perotti e Nainggolan? Sono tornati al 100%?
“Si, saranno entrambi convocati. Siamo molto felici, stiamo valutando oggi Kolarov visto che contro la Spal era uscito affaticato ma anche lui, quasi sicuramente, sarà della partita”

State già pensando a un regalo che potrebbe fare l’Atletico Madrid per evitare poi gli inglesi agli ottavi?
“Noi pensiamo solo a noi stessi, poi quello che sarà sarà. L’obiettivo è centrare gli ottavi”

Come si affronta il Qarabag?
“È una partita che va aggredita dall’inizio, non dobbiamo far respirare il Qarabag. Ha fatto bene ultimamente, soprattutto in trasferta, dove a Madrid è stato anche in vantaggio e ha giocato benissimo. Non è la squadra vista all’esordio con il Chelsea, ma se metteremo i campo le nostre forze e le nostre qualità riusciremo a portare a casa la vittoria”

Quanto è cambiata la squadra dalla vigilia dell’andata?
“È cambiata tanto, ma va dato valore anche alla vittoria dell’andata perché non è mai facile vincere in trasferta in Champions. Le parole di Daniele sono emblematiche dal punto di vista della mentalità”

Considerando la sfiducia che c’era al momento del sorteggio, passare domani sarebbe un risultato normale o oltre le aspettative?
“Aspettiamo la partita domani, preferirei rispondere alla prossima partita. Non per scaramanzia, ma per oggettività. Il pessimismo a Roma c’è sempre stato, la qualificazione darebbe ancora più valore al percorso che stiamo facendo. Io all’interno della squadra sono sempre stato ottimista e continuerò a esserlo”

Contro il Qarabag sarà la 5^ partita in 17 giorni. Sarri ha detto che l’Inter fa uno sport a parte giocando solo una volta a settimana. Lei che ne pensa?
“Tutti noi vorremmo giocare in Champions, io questo problema non me lo pongo perché voglio raggiungere grandi traguardi. Quindi magari ogni tanto paghiamo il fatto di allenarci meno, ma sappiamo che questo può permetterci di toglierci grandi soddisfazioni”

Ieri ha invitato su Twitter la curva allo stadio. Si sente di fare un canto sotto la curva se vi qualificate?
“Io canto sempre, prima e dopo la partita perché è un piacere per me cantare con la curva. Userò i social con parsimonia, sono entrato per eliminare tutti i profili fake sul mio conto. Il mio messaggio è per fare un appello a tutti i romanisti che rispondono sempre presente”

Non gli è venuto in mente di correre un rischio mettendo Florenzi contro la Spal nonostante è costretto a giocare anche domani vista l’indisponibilità di Bruno Peres?
“Un allenatore deve prendersi i rischi. Avevamo parlato in allenamento, ragionando su alcune situazioni che volevo vedere sul campo e mi sono preso questo rischio”

C’è uno scoglio in particolare che lei è orgoglioso di aver superato?
“Lo scoglio più grande è dentro lo spogliatoio. Daniele ha parlato del gruppo, che non volterebbe mai le spalle ai propri compagni. Non significa giustificarli, ma capire perché e magari ‘bastonarli’ quando serve. Il nostro spogliatoio è una famiglia e bisogna cercare di superare le difficoltà. Il mio ostacolo era entrare nella loro testa e le parole di Daniele per me rappresentano una grande vittoria”

Quale squadra sceglierebbe a cui contendere lo scudetto?
“Mi interessa in maniera relativa, ma dico l’Inter visto che adesso è prima”.

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