DI FRANCESCO: “La reazione c’è stata, se penso a Firenze mi fa...

DI FRANCESCO: “La reazione c’è stata, se penso a Firenze mi fa rabbia. De Rossi? Straordinario. Zaniolo? Come Totti si fa sempre dare il pallone”

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-Pruneti-

Queste le parole di Di Francesco al termine di Roma-Milan 1-1 ai microfoni di Sky Sport:

La sua analisi?
“Sicuramente è un peccato, perchè dobbiamo prendere degli schiaffi per svegliarci e rialzarci. Quando vuoi seppellire un cavallo e gli tiri tanta terra addosso, cerchi di ripulirti pian piano”

Ve la siete tirati da soli…
“E’ ovvio, perchè una squadra che fa una prestazione come quella di Firenze e poi gioca come stasera, meritando tantissimo la vittoria, per gli atteggiamenti, ti fa riflettere. I calciatori sono la fortuna degli allenatori, noi dobbiamo esser bravi a gestirli. Mi fa rabbia vedere questa alternanza di risultati. De Rossi è stato straordinario, con due soli allenamenti, ha mostrato di conoscere il calcio, facendo risaltare anche chi gli sta vicino”

Questo gruppo ha contenuti emotivi?
“Non abbiamo fatto niente, una risposta positiva come prestazione, volevamo i tre punti, ma non in quel caso non avremmo ripulito totalmente la partita di Firenze. Non c’era un ambiente facile, ma i ragazzi hanno messo personalità. Mi auguro che si riparta da qui”

Schick e Dzeko non si sono pestati i piedi?
“Li ho tenuti larghi apposta (ride). Vedevo Patrik vivo, sta in un momento ottimo di forma, per cattiveria, determinazione, ci voleva, poi qualche errore tecnico ancora lo commette, ma deve solo credere in se stesso ancora di più, può giocare in tutti i ruoli con questa tigna, con questa cattiveria”

Zaniolo che sviluppo avrà come ruolo?
“Dal mio punto di vista è una grande mezzala. Ovviamente si è adattato benissimo a fare il trequarti, oggi mandavamo le mezzali opposte sul play basso avverario, attacca benissimo la profondità, che può fare anche l’esterno, ce lo teniamo stretto, deve continuare così, deve migliorare sul cross dal fondo, a volte a metà, deve imparare a modificare le sue scelte, ma sulla presenza in campo merita solo complimenti”

Stasera fondamentale il ritorno di De Rossi?
“Quando si costruisce una squadra, ci sono dei giocatori che per giocare in un certo modo sono fondamentali. Nei tempi di gioco è straordinario, sa giocare a calcio, ha determinate caratteristiche da play, giocando 4-3-3 non possiamo fare a meno di lui”

Siete condannati a fare un certo tipo di calcio, a mettere sempre pressione ad inizio azione della squadra avversaria, per giocare alti, sennò subite troppo…
“Si effettivamente con i due mediani, il rischio più grande è che rischi di abbassarti troppo, invece con un play diventa più facile andare ad aggredire con gli altri. Noi siamo bravi a cercare le corsie con i terzini, a volte dimentichiamo che in certi momenti uno va e l’altro si abbassa e si accentra. Stasera ho avuto una bella risposta, poi mi incavolo perchè concedi mezzo tiro in porta e prendi gol, volevamo fare stasera soprattutto una grande fase difensiva e poi andare a fare gol”

Dopo Totti, Zaniolo è il secondo giocatore più giovane della storia della Roma a fare tre gol in A…
Non c’entra niente con Totti, ma ha un’altra qualità che aveva Francesco: parla poco ma vuole sempre la palla. Se la va a riprendere, la dà e la rivuole. In determinate partite ci si va a nascondere, mi auguro rimanga sempre così spensierato quando andrà a rinnovare il contratto. Avrà tante richieste perché è normale, ma deve tenersi stretto questa squadra perché è già in una grande.


“Schick? Ho visto un giocatore vivo, ho ritenuto di dare peso all’attacco, mi ha dato risposte importanti. Il 4-3-3? Sapete quanto mi possa piacere questo sistema di gioco, l’ho fatto per dare maggiore protezione alla linea difensiva. Dietro ho visto una partita straordinaria di De Rossi, per l’intelligenza che ha messo, dando equilibrio e tempi di gioco. Carattere con lo stadio ostile? Se siamo arrivati a questo è solo colpa nostra. Potevamo dare solo una risposta del genere. So che non è facile, quando scendi in campo è più facile sentire fischi che applausi. I miei ragazzi hanno dato una risposta importante. Sono soddisfatto della prestazione, avremmo meritato nettamente i tre punti per quanto creato, il Milan ha fatto un tiro in porta. Non riusciamo a ripulire totalmente questa fase difensiva. Risposte dai giocatori? In 3-4 giorni rovinare un rapporto non è facile, se tieni a una persona un rapporto non può morire per un 7-1 che ha fatto veramente male. A me non devono dare risposte, mi prendo tutto quello che c’è da prendersi. Loro devono dare risposte a se stessi, ma oggi non basta. Sono arrabbiato per non aver preso i tre punti, ma per la situazione, contro una squadra in buona condizione la prestazione è stata ottima. Quanto vale il ritorno di De Rossi? Credo che Daniele sia seguito in tante cose, voleva esserci a tutti i costi. So quanto ci sia mancato, lo ha dimostrato l’anno scorso, la difesa ha lavorato meglio con lui in campo. Quando gli dici due cose da riferire riesce a trasmetterle con tranquillità, al contrario di un Pellegrini che vuole rimediare da solo la partita. Pressing alto? È il nostro marchio di fabbrica, la difesa è stata spesso alta, ha lavorato quasi perfettamente. Parte tutto dalla grande attenzione che si mette in campo, il difensore migliore è quello che mentalmente è più forte di tutti. Olsen? I sette gol di Firenze sono nati per errori individuali e tattici incredibili, non ne parliamo più, il primo da ammazzare sarebbe l’allenatore. Però Robin è cresciuto tantissimo, può ancora migliorare. È un po’ un discorso generale. El Shaarawy per migliorare la spinta? Ho visto che la rincorsa di Florenzi non era agile, mi ha detto che era arrivato. Mi fa sorridere quando si parla di difesa col 4-1-4-1, è normale che ci si difenda così col 4-3-3”.


Di Francesco a Roma TV

“Inutile guardare dietro, abbiamo già combinato abbastanza danni. Per questa sera mi dispiace non aver vinto, sarebbe stata la ciliegina sulla torta vincere dopo la grande prestazione. Bravo Donnarumma a salvare il Milan più volte, noi dovevamo essere più bravi nel chiudere meglio la mole di gioco creata. I ragazzi hanno reagito con personalità in un ambiente difficile. Spero che sia un punto di partenza. Per avere una squadra corte serve che ognuno dia il massimo nel proprio ruolo, dai difensori agli attaccanti. Carattere solo dopo il 7-1? Non è facile rispondere. Siamo caduti in maniera brusca, mi auguro che sia stata l’ultima volta. La forza sta nel sapersi rialzare insieme, oggi l’abbiamo fatto ma non basta. Cercherò di insistere. L’attenzione fa la differenza, il gol che abbiamo preso ad esempio è frutto di quello, non siamo stati bravi a leggere l’unico pericolo che in quel momento era Piatek. Modulo? Dipende dalle partite, abbiamo fatto ottime partite con il 4-2-3-1. Il 4-3-3 mi piace tanto, lo sapete, però per fare il play di centrocampi ci vogliono giocatori come De Rossi”.

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