DiBenedetto e UniCredit a ritmo serrato per chiudere

DiBenedetto e UniCredit a ritmo serrato per chiudere

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CORRIERE DELLA SERA (L. VALDISERRI) – Si lavora per tener fede all’ennesima scadenza — in verità fissata più dai mass media che dalle due parti — e cioè il 15 aprile. Uni-Credit vuole chiudere la vendita della As Roma con la cordata bostoniana guidata da Thomas R. DiBenedetto, anche perché la piazza romanista è divisa in due: c’è chi è stremato per questa telenovela infinita e chi è inferocito. È sotto gli occhi di tutti che non è possibile continuare con la doppia dirigenza: da una parte Montali e Pradè che lavorano (vedi l’accordo trovato con Santana e con Lugano per la prossima stagione), dall’altra Sabatini e Baldini che hanno altre idee e bocciano.

Paolo Fiorentino, chief operating officer della banca di Piazza Cordusio, ha parlato ieri a margine della presentazione della European Union Youth Orchestra, che verrà sostenuta da UniCredit nel tour primaverile del 2011: «Prima chiudiamo questa operazione con gli americani e poi penseremo alla seconda parte» . Cioè alla vendita a un socio italiano di metà del pacchetto azionario che resterà a Unicredit. In base agli accordi con gli americani, infatti, UniCredit sarà azionista della Newco di controllo del club giallorosso con una partecipazione del 40 per cento. È stato fatto il nome della famiglia Parnasi, pensando anche alla costruzione del nuovo stadio di proprietà; c’è stato un ritorno di fiamma legato a Francesco Angelini; hanno ripreso forza le voci di un coinvolgimento di Claudio Toti, presidente della Lottomatica Basket. Uscire dalla pallacanestro e lanciarsi nel calcio, anche se con una partecipazione e non come azionista principale, potrebbe essere una soluzione. Quanto alla firma dell’accordo con la cordata di DiBenedetto, Fiorentino non ha voluto dare indicazioni precise: «Non ho ancora fissato l’agenda per la prossima settimana. E comunque potrebbe non riguardare me personalmente».

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