La Roma si è andata a prendere Artem Dovbyk direttamente in quella che fino a pochi giorni fa è stata casa del centravanti ucraino, cioè a Girona. Ieri all’ora di pranzo, infatti, il ds Ghisolfi ha preso un volo privato in partenza da Ciampino, direzione appunto Girona, per chiudere di persona la trattativa portata avanti a distanza negli ultimi giorni grazie alla mediazione dell’agente del calciatore, Alex Lundovsky che si è ricongiunto in Spagna con il dirigente giallorosso. Insieme a loro c’era anche Alona Iurchenko, la consulente legale dell’agenzia ucraina Alik Fg, che si occupa di stipulare i contratti.
Come scrive il Corriere della Sera, l’invito è arrivato direttamente dal Girona, convinto dalla bontà dell’ultima offerta della Roma, che è stata comunque parzialmente modificata proprio in extremis. Si è partiti da 32 milioni più 6 di bonus, si è arrivati a 34 più 4 e il 10% sulla rivendita, dopo che il club spagnolo aveva provato a chiedere 35 più 5. Dettagli che non hanno mai messo in dubbio la solidità dell’operazione.
A meno di clamorose sorprese, l’attaccante ucraino diventerà il terzo acquisto più costoso della storia romanista, superando Soulé ma anche Batistuta (pagato 70 miliardi di lire), alle spalle di Schick e di Abraham. Dovbyk firmerà un contratto di 5 anni a 3 milioni netti più bonus, e la speranza dei romanisti è che ripeta i numeri della stagione passata: con 24 gol in 36 partite e 8 assist è stato il calciatore più decisivo in area avversaria nei 5 campionati top d’Europa.