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D’Urso: “De Rossi era un leader e una guida per i giovani, Totti impressionante”

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Dalle giovanili della Roma al quarto posto in classifica con la maglia numero 10 del Cittadella sulle spalle, Christian D’Urso è uno dei protagonisti di questa Serie B. Il centrocampista classe ’97 si è raccontato a Calciomercato.com e tra le tante domande ovviamente non potevano mancare quelle legate al suo passato in maglia giallorossa.

Sei cresciuto nelle giovanili della Roma. Qual è il ricordo più bello?
“Ne scelgo due: la vittoria del campionato Primavera e il cammino fino in semifinale nella Youth League del 2015. Per noi giovani confrontarci con realtà come Psg, Bayern Monaco, Barcellona e altre big europee era un’occasione importante”.

Chi è l’avversario più forte che hai affrontato in Youth League?
“Il Chelsea era fortissimo: aveva Loftus-Cheek, Boga, Christensen… ma quello che mi impressionava di più era Musonda, forse perché ha caratteristiche simili alle mie”.

Chi era il giocatore che ti dava più consigli per crescere?
“De Rossi. Come leadership era imbattibile. Dava sempre consigli a noi giovani, è stato lui ad accogliermi e spiegarmi come funzionavano le cose”.

E quello che ti impressionava di più in allenamento?
“Sicuramente Totti. Alcune giocate che faceva non si capiva nemmeno come facesse a pensarle. Spesso mi è capitato di marcarlo in partitella, ma non la prendevo mai. E la squadra dove giocava lui vinceva sempre”.

Ti è mancato l’esordio con la prima squadra?
“E’ un rimpianto. Perché mi sarebbe piaciuto debuttare in Serie A con la squadra con la quale ho iniziato, ma spero comunque di poterlo fare presto anche con un’altra maglia”.

Sogni un ritorno a Roma?
“Sarebbe bello perché lì sono cresciuto e ci sono rimasto affezionato, ma non è un obiettivo primario”.

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