Paulo Dybala ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali ai microfoni dell’As Roma. Queste le parole del talento argentino
“Giocare per questa squadra è qualcosa di bello. Sono state decisive le chiamate di Mourinho, di Pinto e della proprietà che mi hanno spiegato i piani, i progetti futuri”
C’è qualcuno che vuoi ringraziare?
La mia famiglia, i miei amici che mi hanno spinto qua e sono contenti. Poi la gente di Roma.
Che cosa ti aspetti da Mourinho…
Lo conosciamo tutti. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui. Abbiamo avuto una bella chiacchierata. Oggi posso lavorare con l’allenatore più forte della storia del calcio.
Che idea ti sei fatto della Roma?
E’ molto internazionale. Anche prima di venire in Italia la conoscevo, anche per i giocatori che hanno indossato questa maglia. La società è seria e ora da dentro si vede ancora di più. Il trofeo vinto l’anno scorso è stato chiaro per il lavoro che stanno facendo.
Era scritto nel tuo destino che la tua esultanza l’avresti dovuta fare a Roma…
Sono molto appassionato di questa città. Da bambino vedevo molti film. Era destino che un giorno sarei dovuto stare qui.
Perchè la numero 21?
Avevo parlato col direttore. Lui mi aveva proposto la 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Credo che quel numero e quella maglia debba essere ancora sua per quello che ha fatto. Ho ringraziato, ma per portare una maglia così devi avere tanto rispetto e responsabilità. Un giorno magari potrò portarla.
Ti sei reso conto del legame dei tifosi con la città?
Ho visto delle immagini e ho parlato con i miei compagni di quella giornata. Sono rimasti impressionati per come li ha ringraziati la gente. Dimostra tutto il calore della città per questa maglia. Per noi calciatori avere i tifosi così vicino è di molto aiuto.
Un messaggio per loro?
Li ringrazio per tutti i messaggi. Spero di vederli presto e conoscerli presto a Roma.
