Dzeko, le nozze d’oro del “buon samaritano” del gol

Dzeko, le nozze d’oro del “buon samaritano” del gol

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Il Messaggero (A.Angeloni) – Edin, chiedi chi era Agostino. Avrà già chiesto, pure da un pezzo; o forse già lo sapeva. Perché Agostino Di Bartolomei è stato il capitano della Roma, un pezzo della storia di questo club. Lo sanno tutti. Edin non indossa la fascia, ma di Ago ha gli stessi gol: 50, entrando quindi nella top ten dei bomber giallorossi. Certo, Dzeko è attaccante, quindi facile, ma essere accostato al “10” dello scudetto 1983 non è male. Suona bene Dzeko come DiBa. Suona bene anche a chi non apprezza fino in fondo il bosniaco: ognuno si appassiona a chi vuole, anche giustamente. Dzeko ha vissuto un periodo intenso di digiuno e di prestazioni non eccezionali, dopo l’inizio scoppiettante: il mercato, la fuga strozzata, le critiche, a volte ha alzato la testa, altre non ci è riuscito. L’impegno non è mai mancato, Edin ha sempre giocato per il gruppo e del gol gli è sempre importato relativamente. Chiaro, un bomber vive per il gol e lui in carriera ne ha sempre fatti. E’ l’unico ad aver segnato almeno 50 reti in tre campionati: in Italia siamo a 50, ha lasciato la Premier con la stessa cifra, mentre dalla Bundesliga è venuto via dopo aver realizzato 66 reti.

LAVORATORE FUORI PORTA – Parlavamo di prestazioni. A Napoli, doppietta a parte, Edin ha fatto un sacco di altre cose, semplificabili con questi numeri: palloni toccati 55, tiri in porta 4, dribbling 75% riusciti, duelli aerei vinti 4/5, spazzate 3, palloni recuperati sempre 3. Molti apprezzano il suo essere attaccante, ma non il suo essere brutale come un bomber. Il paragone con Ibra è arrivato puntuale: «Non ho mai visto uno con le sue doti fisiche avere queste qualità di sacrificio. Ibra? E’ un po’ più cattivo di lui», la foto di Di Francesco. E torniamo a quello che diceva sempre Spalletti, che a volte gli faceva girare pure le scatole. «Lui è molto disponibile nel lavoro, magari ogni tanto si assenta in partita quando non gli riesce una giocata o non gli arriva la palla come la vorrebbe. Parlo molto con lui, gli dico di pensare alla giocata successiva che è più importante. Ha qualità tecniche impressionanti e lavora tantissimo», ancora Eusebio. Edin e i cinquanta gol: ha cominciato contro la Juve e le nozze d’oro le ha festeggiate con il Napoli, guarda caso le due protagoniste del faccia a faccia dello scudetto di quest’anno. Quando toccherà alla Roma infilarsi tra quelle due? Edin, chiedilo a Ago, lui conosce la risposta.

 

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