E Ancelotti s’avvicina

E Ancelotti s’avvicina

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IL ROMANISTA (D. GALLI) – Game over. Si ferma ai quarti di Champions la corsa del Chelsea. Dopo avere perso 1-0 a Stamford Bridge, i Blues di Ancelotti sono stati battuti pure al ritorno dal Manchester United. Hernandez, pari di Drogba, poi Park per il definitivo 2-1. Cosa accadrà ora? Il Chelsea fuori dalla Champions avvicina Ancelotti alla Roma. A Carletto, teoricamente, resta ancora la Premier. Teoricamente. Perché a sei giornate dal termine, lo United capolista ha qualcosa come 11 punti di vantaggio. Che virtualmente sono 8 perché i Blues hanno una partita in meno. Comunque, un’enormità. La lotta per il titolo è ristretta al Manchester e all’Arsenal di Wenger, un altro grande candidato alla panchina della Roma. Ancelotti ha due squadre nel cuore, la Roma e il Milan. Ma finora si è nascosto. «Vorrei allenare Totti, ma un giorno…». Un giorno quando? Il contratto con il Chelsea scade tra un anno, Carletto se ne voleva andare via dopo aver regalato ad Abramovich, oltre alla Premier vinta all’esordio sulla panchina londinese, anche la Coppa Campioni. L’eliminazione potrebbe invece costargli la rottura anticipata del rapporto. Per il magnate russo non è un problema di soldi, nel 2004 concesse a Ranieri una buonuscita milionaria. Si dice che lo zar sia fortemente tentato di ingaggiare Guardiola, che potrebbe lasciare a fine stagione il Barcellona. Ma chi deciderà il nome del prossimo tecnico giallorosso? DiBenedetto vuole affidarsi completamente a Franco Baldini, che attende la conclusione della trattativa con Unicredit per accettare l’incarico di direttore generale. Ieri, l’ex direttore sportivo del terzo scudetto era in tribuna all’Old Trafford. Con lui c’era Capello. Secondo Sky, Baldini potrebbe avere parlato con Ancelotti prima della partita. Ci sta, per carità. Ma si conoscono, si stimano, non hanno certo bisogno di farsi una chiacchierata prima di un quarto di Champions. A Baldini basta comporre un numero di cellulare. Se dovesse interrompersi anzitempo la sua avventura al Chelsea, e considerato che la prima scelta Guardiola è più vicina a Londra che a Roma, Carletto potrebbe prendere seriamente in considerazione l’ipotesi romanista. Gli americani stanno monitorando con particolare attenzione anche il lavoro di Montella. C’è chi pensa, forse a ragione, che se dovesse centrare il quarto posto e magari vincere la Coppa Italia, Vincenzino potrebbe restare in sella. Anche perché DiBenedetto vuole un allenatore che sappia valorizzare i giovani e questo è un requisito che Montella possiede. Metteteci anche che Vincenzo ha saputo restituire serenità a una squadra che con Ranieri era sull’orlo di una crisi di nervi. È una persona schietta, ha cementato il gruppo con il dialogo e il sorriso. C’è però anche un’altra opzione importante nei pensieri degli americani. È Arsene Wenger. È sotto contratto con l’Arsenal fino al 2014, ma in Inghilterra danno per possibile il divorzio a giugno. Piace tantissimo alla nuova Roma, ha vinto tre Premier e risponde in pieno all’identikit tracciato da DiBenedetto. Dopo 15 anni a Londra, potrebbe avere voglia di cambiare aria. E qui d’estate soffia un Ponentino…

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