Il Messaggero (S.Carina) – Mourinho, volato ieri in Portogallo, se lo tiene stretto. Perché in giro, uno come Dzeko, fai fatica a trovarlo. E poco importa se il bosniaco a marzo compirà 36 anni, ha un solo anno di contratto, l’ingaggio pesa per 15 milioni lordi e soltanto un paio di mesi fa il suo agente aveva mandato per trovargli una squadra. La Juve, in caso di cessione di Ronaldo, è interessata ma soltanto con il cartellino gratis che i Friedkin non vogliono cedere. Ma Josè la formazione non l’ha mai fatta guardando la carta d’identità, meglio affidarsi al talento.
Dzeko ha ritrovato la voglia di restare. Perchè se non basta una doppietta ad una neopromossa nella massima serie unghere per urlare al miracolo, c’è tutto un lavoro iniziato il primo giorno di ritiro che non va sottovalutato. Lo Special One ha giocato subito a carte scoperte. Lo ha convocato e davanti al suo staff gli ha ribadito la fiducia. Nel primo allenamento aperto ai media ha continuato l’opera. I pochi incitamenti erano rivolti a lui: “Dai Edin, Forza Edin, vai Edin..”. Il giorno dopo, la consegna della fascia contro la Ternana. L’impressione è che Edin e Mou abbiano deciso di vivere alla giornata: finchè sei qui, sei il mio centravanti titolare.
