E il 19 aprile ricomincia la corsa alla Coppa Italia

E il 19 aprile ricomincia la corsa alla Coppa Italia

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IL ROMANISTA – Dieci giorni per salvare il salvabile. Dieci giorni per non buttare via tutto. Tra sabato prossimo (9 aprile) e il 19, la Roma si gioca buona parte della stagione. O di quello che ne resta, dopo aver detto addio al campionato e alla Champions. Rimane un quarto posto difficile ma non impossibile (una vittoria sabato a Udine riaprirebbe il discorso), che è il traguardo più importante economicamente. E poi c’è la Coppa Italia, che è quello che potrebbe far gioire i tifosi. Perché alzare un trofeo è sempre bello, ancora di più lo sarebbe quest’anno. Motivo? Semplice, perché in questa stagione per arrivare fino in fondo alla terza competizione per importanza ci vorrà una mezza impresa. Un vero e proprio campionato parallelo, anzi, più difficile. Perché non ci sono state (e non ci saranno) partite facili, provinciali in difficoltà o squadre demotivate. La Roma nel suo cammino ha affrontato solo match difficili o per il valore oggettivo dell’avversaria o per l’importanza che rivestiva la sfida. E’ quest’ultimo il caso del derby agli ottavi, turno in cui la formazione giallorossa è entrata in gara. Il 19 gennaio scorso ci hanno pensato Borriello e Fabio Simplicio a firmare il 2-1 che è valso la quarta stracittadina consecutiva (tappa senza la quale non ci sarebbe stata la “manita”) e il passaggio ai quarti. Dove è capitata la Juventus, e pure in trasferta. Il 27 gennaio è stata la notte di Vucinic e Taddei, che hanno sbancato l’Olimpico nemico, quello di Torino, e staccarono il biglietto per la doppia semifinale contro l’Inter. E se contro i nerazzurri in carica dovesse andare bene, nella finale con ogni probabilità i giallorossi se la dovrebbero vedere con il Milan capolista, che nella sua semifinale affronterà un Palermo apparentemente allo sbando. Derby, Juve, Inter e Milan: alla faccia della competizione minore. Roba che stavolta la coppa la si alzerebbe col doppio della gioia delle altre volte. Perché ci si sarebbe dimostrati più forti di quelli dell’altra parte della città, della rivale di sempre, dei campioni d’Europa e del mondo, e dei probabili campioni d’Italia. E se non bastasse tutto questo a far venire voglia di Coppa Italia, aggiungiamoci pure la possibilità di cominciare a cucire sulla maglia una certa stella. Quella d’argento, che ha il diritto di portare sul petto solo la formazione che ha vinto dieci volta la Coppa. Come quella d’oro per il campionato. Con l’unica differenza che la Roma sarebbe la prima squadra in Italia a portarla. Magari farebbe piacere averla sulla maglia del prossimo anno anche a Thomas DiBenedetto, che pure ha parlato pubblicamente dell’importanza del raggiungimento del quarto posto. Ma per il presidente, per ora in pectore della Roma, questo potrebbe essere il primo trofeo della sua gestione. A poche settimane dal suo arrivo. Mica male. Meglio fare subito marciaindietro e non pensare a quello che potrebbe essere, ma a quello che sarà di certo, ovvero la doppia sfida con l’Inter. Per la quale ieri è cominciata la prevendita dei biglietti. O almeno quella riservata agli abbonati che vogliono confermare il loro posto e ai titolari della Tessera del tifoso anche se non abbonati. Domani si aprirà invece la finestra di 24 ore dedicata alla vendita per gli abbonati dello scorso campionato. Martedì 12, infine, partirà la vendita libera che si concluderà il giorno della partita. Difficile immaginare oggi quale sarà la risposta del popolo romanista. Possibile che si superino le 51mila presenze fatte registrare con la Juve? Non sarà facile, ma neppure impossibile. Servirà, come sempre, la spinta dell’Olimpico. Per centrare l’impresa. Per salvare la stagione. Per far brillare la stella d’argento.

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